Città di Vicenza

19/10/2012

Blitz dei carabinieri nei campi nomadi vicentini, il commento dell'assessore Giuliari

"È molto importante che, proprio in questo momento, le forze dell'ordine, in collaborazione con la magistratura, eseguano queste operazioni contro la delinquenza, perchè la malavita si sta incuneando proprio nelle situazioni di povertà: è proprio grazie alla lotta alla malavita che aiutiamo le famiglie che stanno invece dimostrando collaborazione con l'amministrazione nel perseguire gli obiettivi concordati”. È il commento dell'assessore alla famiglia Giovanni Giuliari alla notizia dei blitz effettuati stamane dai carabinieri del comando provinciale di Vicenza in vari campi nomadi, dove sono state eseguite sette ordinanze di custodia cautelare e 30 perquisizioni nell'ambito di un'inchiesta sul furto di numerose carte di credito soprattutto ad anziani che poi usavano in prevalenza per fare rifornimento di carburante al loro parco auto.
“Noi però – continua Giuliari - abbiamo bisogno di avere informazioni più precise riguardo agli effetti dei blitz per capire se ci sono persone che abbiano infranto le regole del campo di Vicenza, disciplinato dal nostro regolamento comunale. Riteniamo infatti fondamentale il rispetto delle regole e per questo seguiremo con la dovuta attenzione l'iter di eventuali condanne, visto che il nostro regolamento prevede l'espulsione in caso di sentenza definitiva. In particolare vogliamo sapere se sono state violate le norme relative all'ospitalità di persone estranee ai nuclei autorizzati a vivere nel campo, in modo da garantire a tutte le famiglie quell'impegno che avevamo assunto all'inizio del nostro mandato amministrativo e cioè che avremmo aiutato solamente quei nuclei che avessero dimostrato impegno a favorire l'integrazione scolastica dei figli, che si fossero dimostrate disponibili a svolgere attività lavorative e a collaborare per favorire i processi di integrazione. È solo infatti attraverso questo comune lavoro di lotta alla malavita e alla delinquenza, e attraverso il riconoscimento di quanti invece dimostrano di volerne star fuori - conclude Giuliari - che possiamo dare una prospettiva a queste famiglie”.

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