Città di Vicenza

12/10/2012

L'ex macello nascosto dalle gigantografie dei quadri esposti in Basilica

Domenica sera la seconda conferenza di Goldin

Completata la copertura delle impalcature dell'ex macello di viale Giuriolo con le gigantografie dei volti ritratti nei quadri esposti in Basilica palladiana. Come affacciati dalle serliane della stessa Basilica, sui teli alti oltre otto metri per 40 di larghezza lungo la strada, sono riprodotti, tra gli altri, i ritratti o gli autoritratti di Degas, Van Gogh, Renoir, Modigliani, Raffaello, Giorgione e Velasquez. L'idea di nascondere l'edificio da restaurare, attiguo a piazza Matteotti e a palazzo Chiericati, punto d'arrivo di molti pullman di turisti, è stata proposta dall'architetto Giuseppe Cosaro e sponsorizzata dalla Provincia e da Linea d'Ombra, in affiancamento all'impegno economico del Comune.

Per conoscere più da vicino i temi e i protagonisti delle quattro sezioni nelle quali è articolata la mostra “Raffaello verso Picasso. Storie di sguardi, volti e figure”, inaugurata una settimana fa, gli interessati possono partecipare al ciclo di conferenze del curatore dell'esposizione, Marco Goldin. Dopo il successo del primo incontro del 3 ottobre scorso, domenica sera 14 ottobre, alle 20.30, sempre al Teatro Olimpico, Goldin terrà la seconda delle quattro lezioni in programma (a ingresso libero fino ad esaurimento posti). Dedicata alla terza sezione della mostra, “Il ritratto quotidiano”, che, in due aree distinte tra loro, tratteggia inizialmente il senso dello sguardo da Giorgione a Degas, la seconda lezione si sofferma poi sul rapporto in Francia, nel secondo Ottocento così determinante nella storia della pittura, tra figura e natura. Partendo da pittori del naturalismo come Millet e Courbet, per giungere ad artisti come Renoir e Gauguin.

Immediatamente dopo la conclusione della conferenza di Goldin, la serata proseguirà con il concerto di Pietro De Maria (Venezia, 1967), già vincitore del premio della critica al concorso Tchaikovsky di Mosca nel 1990, vincitore nel 1994 del concorso Géza Anda e uno tra i maggiori interpreti di Chopin in particolare. Nel suo programma, oltre a musiche del genio polacco, anche brani di Scarlatti, Clementi, Liszt.

 

 

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