Città di Vicenza

02/10/2012

Integrazione sociale: concluso un progetto che ha coinvolto oltre 1.500 persone

Per la realizzazione di corsi di italiano, incontri tra ragazzi, mamme e nonne

Corsi gratuiti di lingua e cultura italiana per stranieri, incontri nelle scuole e nei centri di aggregazione del territorio per prevenire fenomeni di disagio dovuti ad una società multietnica, e incontri tra mamme e nonne italiane e straniere. Sono le tre azioni in cui l'assessorato alla famiglia e alla pace del Comune di Vicenza ha articolato il progetto “Comunità in divenire, prassi e azione per la promozione del nuovo cittadino di Vicenza”, cofinanziato dal Fondo europeo per l'integrazione di cittadini di Paesi terzi (Fei).

Il progetto ha visto il coinvolgimento, fin dalla progettazione, di tutte le principali associazioni di migranti presenti in città, ma anche di molte associazioni del privato sociale, dell'università della terza età, l'ufficio scolastico provinciale e l'Ulss, sotto il coordinamento dell'amministrazione comunale, per un totale di oltre 1.500 persone coinvolte.

L’obiettivo finale delle attività – spiega l'assessore Giovanni Giuliari - è stata la promozione nella comunità vicentina della cittadinanza come responsabilità condivisa. Grazie anche all’aiuto del dipartimento di Psicologia applicata dell’Università di Padova, abbiamo compreso l’importanza di incrementare quelle azioni, anche di tipo metodologico, che prevedono un maggior coinvolgimento dei destinatari, così da permettere la costruzione di un gruppo di cittadini, migranti e italiani, non solo partecipanti alle iniziative, ma anche promotori nei loro contesti di vita della nuova idea di cittadinanza”.

Le tre azioni portate avanti, infatti, integrate e coordinate tra loro, rivolte a cittadini residenti (stranieri e italiani), hanno mirato allo scambio di saperi e conoscenze, alla costruzione di reti di mutuo aiuto e alla promozione di azioni positive per il contesto collettivo in cui si convive.

Iniziati nello scorso gennaio, i corsi di italiano rivolti agli adulti immigrati e non comunitari di Vicenza, in possesso di regolare permesso di soggiorno, hanno visto la partecipazione di 91 persone (48 maschi e 43 femmine), di cui 25 hanno frequentato continuativamente le 140 ore di lezione per la preparazione all'esame finale, utile ad ottenere la certificazione europea A1 o A2 di conoscenza della lingua italiana.

La seconda azione del progetto finanziato dal Fondo Fei, il “patto di convivenza”, ha coinvolto 130 ragazzi in 13 focus group, di cui nove condotti nelle scuole superiori e quattro nei quartieri cittadini: ne è emersa una serie di proposte presentata all'amministrazione comunale per favorire un maggior livello di integrazione e per prevenire fenomeni di disagio sociale derivante dalla mancata integrazione delle seconde generazioni di ragazzi stranieri.

La terza azione del progetto, infine, “Da nonne a mamme”, ha fatto incontrare le neo mamme straniere e italiane con donne anziane per la condivisione di pratiche di cura materna. Ai 16 incontri intergenerazionali, oltre all'incontro finale con gli esperti, hanno partecipato in tutto 25 mamme, di cui 14 straniere, dieci nonne e cinque mediatrici culturali, che si sono poi incontrate anche al di fuori del progetto.

Ogni azione è stata fucina di idee e inizative – commenta Giuliari - per favorire la costruzione di una reale integrazione che passa principalmente nel prendersi cura della città, degli spazi comuni e delle relazioni umane, nella condivisione dei valori del rispetto e della democrazia a prescindere dal luogo di nascita. Le associazioni coinvolte hanno lavorato molto bene e fa piacere vedere come le loro iniziative continuino nel solco delle finalità previste dal progetto stesso. In questi mesi infatti – esemplifica l'assessore - sono stati avviati altri corsi di lingua italiana e di bilancio delle competenze professionali con il sostegno organizzativo dell’amministrazione comunale. I ragazzi che hanno lavorato per la costruzione di un 'patto di convivenza', poi, hanno prodotto un video in cui sono raccolte e rilanciate le loro proposte, e che sarà ora distribuito in tutte le scuole e le realtà associative. Il progetto 'Da nonne a mamme', infine, ha suscitato un forte interesse con la richiesta di presentazione in ambito nazionale e la valorizzazione delle attività attraverso la progettazione di forme di vicinanza tra generazioni diverse”.

Il progetto del Comune di Vicenza era arrivato terzo (alle spalle di quelli presentati da Firenze e Prato) su 66 nella classifica nazionale stilata dal Ministero dell’Interno fra gli enti che hanno partecipato ad uno specifico bando del 2010 (“Programmi innovativi per l’integrazione”). In questo modo il progetto targato Vicenza aveva ottenuto dal Fei un contributo di 54.200 euro sul costo totale di 72.300 euro, più altri 2.300 direttamente dal Ministero.

 

ATTENZIONE: La notizia si riferisce alla data di pubblicazione indicata in alto. Le informazioni contenute possono pertanto subire variazioni nel tempo, non registrate in questa pagina, ma in comunicazioni successive.