Città di Vicenza

27/09/2012

“Public City”, dal 28 al 30 settembre

Un laboratorio per ripensare gli spazi dell’ex fiera campionaria di Vicenza, un concerto, e la riapertura della promenade sottostante lo storico loggiato, ai Giardini Salvi.
Dal 21 al 30 settembre, una vivace corrente di pensieri e sperimentazioni ad opera di architetti, designer, artisti, creativi, riviste di settore, sta attraversando Vicenza con l’intento di evidenziare la stretta connessione fra la città del Palladio e l’architettura, nella storia e nella contemporaneità. Accade grazie a “La città dell’architettura”, progetto realizzato dall’assessorato alla progettazione e innovazione del territorio e alla cultura, con il sostegno di Fondazione Cariverona, nell’ambito dell’accordo di programma tra Regione del Veneto e Comune.
Accanto alle rassegne e agli incontri sui temi della comunicazione dell’architettura organizzati a Palazzo Cordellina, il dibattito attivo sul contemporaneo e sul futuro trova spazio ai Giardini Salvi dove, dal 28 al 30 settembre lo studio Salottobuono, assieme a Flavio Albanese, propone un laboratorio per la trasformazione dell’ex fiera campionaria di Vicenza.
Nella storia di Vicenza emerge, senza alcun dubbio, il fattore ‘architettura’, veicolato dal linguaggio architettonico di Andrea Palladio, alla base del messaggio che la città ha portato al mondo intero – commenta l’assessore alla progettazione e innovazione del territorio e alla cultura Francesca Lazzari - . E’ dunque guardando a questa formidabile eredità, ma anche volgendo lo sguardo al futuro, che è nata “La Città dell’architettura”, un progetto costruito mettendo a confronto le realtà più dinamiche e significative che si occupano di quest’ambito. All’interno del corposo programma della manifestazione, il polo dei Giardini Salvi è stato scelto quale sede ideale per un laboratorio internazionale di ripensamento urbano, aperto ai giovani, dove per tre giorni dialogheranno insieme la storia e la creatività contemporanea. Per l’occasione sarà riaperta al pubblico anche la via sottostante il loggiato, valorizzata dalle luci che ne illumineranno il tracciato e dalle note dei Clap Rules che risuoneranno fino a notte inoltrata, per un’esperienza anche sensoriale di riappropriazione di questo spazio pubblico”.
Il lungo edificio dell’ex-fiera (costruito nel 1948) si trova in un nodo nevralgico – chiarisce l’architetto Giovanni Piovene -, al confine con la città storica. Lo status di “edificio di limite” è ben espresso dai suoi prospetti: dal lato dei Giardini l’ex-fiera si presenta con la sua facciata più accogliente, caratterizzata da un loggiato a doppia altezza; la facciata su Contrà Mure Porta Nuova è più severa – quasi un muro cieco di difesa. In occasione del laboratorio sarà riaperta la via sottostante il loggiato, permettendo così di prolungare la promenade pubblica che da Corso Palladio porta al Teatro Comunale. Con un atto dimostrativo il laboratorio, la promenade e la performance di musica elettronica ad essi associata, mirano ad ampliare la percezione della città pubblica di Vicenza, comunemente identificata con la città storica”.
Il laboratorio darà forma ai primi ragionamenti sulla possibile trasformazione dell’edificio dell’ex fiera campionaria. Il gruppo di lavoro sarà formato da un numero ristretto di progettisti, selezionati direttamente dai curatori dopo l’invio dei curricula conclusosi il 20 settembre scorso, che in tre giorni proverà a immaginare i possibili programmi futuri del complesso, non limitandosi ai suoi confini ma sviluppando un ragionamento a larga scala per l'area che si estende dai Giardini Salvi al Teatro Comunale, e da questo alla Stazione ferroviaria. “In questo triangolo, una delle aree più trasformabili della città – testa della Spina Ovest – si trova gran parte della città del pubblico, in quanto molti lotti e strutture esistenti appartengono al Comune – prosegue l’arch. Giovanni Piovene - .Per questa ragione ogni futuro intervento può essere immaginato come derivazione di una visione di città pubblica, che può prendere forma a partire da ora”.
Il programma di “Public city” ai articola in diverse presentazioni aperte al pubblico, tutte a ingresso libero. La partenza venerdì 28 settembre alle 21 con “Urban projects I”, la presentazione di Sotiria Kornaropoulou (51N4E). Il secondo appuntamento è previsto per sabato 29, sempre alle 21, con Konstantinos Pantazis (Point Supreme), seguito dalla travolgente musica dei Clap Rules.
Mentre domenica 30 settembre alle 19.30, alla presenza dell’assessore Francesca Lazzari, i risultati del laboratorio verranno discussi pubblicamente.
Il workshop dal titolo “Public City” verrà coordinato da Giovanni Piovene (Salottobuono, studio di progettazione con sede a Milano, nato nel 2007 come collettore di diverse esperienze di ricerca e produzione progettuale, attivo in concorsi, workshop, progetti editoriali e incarichi di progettazione) e Flavio Albanese (ASA Studioalbanese, dal 2007 al 2010 direttore della rivista internazionale di architettura “Domus”; da giugno 2010 presidente della Fondazione Teatro comunale di Vicenza), che in veste di tutor saranno affiancati da Sotiria Kornaropoulou (51N4E, studio internazionale di Bruxelles che si occupa di architettura, sviluppo di concept e trasformazioni spaziali strategiche), Konstantinos Pantazis (Point Supreme, studio fondato a Rotterdam nel 2007 ora con sede ad Atene, che integra ricerca, architettura, urbanistica, paesaggio e grafica), Michele Marchetti, Matteo Ghidoni e Ludovico Centis, tutti e tre di Salottobuono.
Il programma completo della manifestazione è consultabile sul sito www.cittadellarchitettura.it.
Per informazioni: assessorato alla cultura – comunicazionecultura@comune.vicenza.it

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