Città di Vicenza

14/08/2012

Lavori stradali, a breve un regolamento più severo per le ditte esecutrici

Oggi sopralluogo del sindaco al cantiere di Saviabona

È in arrivo a Vicenza un regolamento più severo per le ditte che intervengono sulle (e sotto le) strade. Lo ha annunciato questa mattina il sindaco Achille Variati durante il sopralluogo al cantiere di Saviabona iniziato ieri.

È sotto agli occhi di tutti – ha spiegato Variati - che molto spesso le strade vengono letteralmente distrutte dagli scavi e dai ripristini fatti male per interventi nei sottoservizi: gas, telefono, acqua, banda larga o anche per semplici rotture. Dato però che le strade non sono figlie di nessuno, ma sono nostre e ci spendiamo sopra diversi soldi, è giusto che quando devono essere fatti degli scavi, i ripristini vengano poi eseguiti a regola d’arte. Abbiamo quindi preso a modello il regolamento adottato da Bolzano – ha precisato il sindaco -, dove le regole sono molto precise e rigide in termini di tipologia di materiale, ampiezza del ripristino, cauzioni da depositare e periodo entro il quale verificare la qualità dell’esecuzione. Perché se si verifica un avvallamento, poi la strada si crepa, entra la pioggia e alla fine, nel giro di pochi anni, risulta malmessa”.

Il disciplinare andrà in giunta a settembre e per ora è solo una bozza - ha aggiunto il sindaco, che ha spinto di persona per rendere il regolamento più stringente di quello adottato dalla giunta nel 2000 -, ma già prevediamo, ad esempio, che il deposito cauzionale oscilli tra 60 e 120 euro al metro quadro a seconda della complessità della strada e che non venga restituito alla fine del lavoro ma dopo un anno, per poter nel frattempo verificare la qualità dell’esecuzione. Il ripristino poi dovrà avere un’ampiezza di almeno un metro e mezzo rispetto alla scavo, con possibilità quindi che l’impresa debba intervenire con fresatura e nuova asfaltatura su tutta la corsia, o addirittura su tutta la larghezza della carreggiata in caso di scavi trasversali. Il vecchio regolamento in effetti è troppo generoso nei confronti di chi effettua gli scavi e visto che non abbiamo riscontrato molta collaborazione, agiamo su una leva sensibile, il portafoglio, senza contare che in questo modo vengono premiate le aziende serie”.

Variati ha quindi precisato che Aim effettua già i controlli e da un anno, anzi, con maggiore attenzione, tant’è che in una ventina di casi le imprese hanno dovuto tornare a sistemare ripristini eseguiti male. Inoltre ha ricordato che è in corso la creazione di una banca dati con schede che raccontano la storia di ciascuna strada. “Man mano che un’arteria viene sistemata – ha spiegato -, riportiamo tutte le informazioni sull’intervento: tipologia, tempi, responsabili, costi, ditta esecutrice, in modo che non ci si debba per forza affidare solo alla memoria degli addetti più anziani, per quanto preziosa”.

Quanto all'intervento partito ieri a Saviabona, il sindaco ha evidenziato come la trentina di aziende affidatarie dei cantieri in corso in questo momento in città siano all’opera pure nella settimana di Ferragosto. “Le imprese – ha dichiarato alla presenza del presidente della sezione Costruttori edili dell’Associazione industriali di Vicenza, Gaetano Marangoni, amministratore delegato peraltro della Coima, la ditta aggiudicataria dell’intervento di Saviabona - hanno capito che è questo il momento più adatto per eseguire i lavori, perchè fa caldo e non piove. E poi sanno che pagheremo entro l’anno, come obbliga il patto di stabilità”.

Nel dettaglio, il cantiere di Saviabona, che si chiuderà a fine ottobre (meteo permettendo) costituisce la seconda parte di un progetto più ampio di riqualificazione dell’intero asse viario. Nel 2011 infatti, con una spesa di 250 mila euro era stato realizzato il marciapiede tra i civici 173 e 205 per una lunghezza di circa 350 metri, comprensivo del sistema di raccolta delle acque meteoriche e dell’adeguamento dell’illuminazione pubblica.

Ora, questo secondo stralcio del valore di 450 mila euro prolungherà di altri 350 metri il marciapiede, arrivando così fino al civico 73, sempre con sistema di raccolta delle acque meteoriche compreso e con posizionamento di cavidotti anche per le applicazioni future. Il progetto include inoltre la riqualificazione per 90 metri della pista ciclopedonale di strada dei Molini fino al fiume Astichello, dove verrà asfaltato il tratto finale e potenziata l’illuminazione pubblica; nonché il prolungamento di 430 metri della pista ciclabile che attualmente si stacca da stradella degli Zocca per 200 metri in modo da collegarla, completa di nuova illuminazione a led, alla ciclabile che corre lungo la ferrovia.

Infine verranno messi in sicurezza due incroci attualmente molto pericolosi, quelli di strada di Saviabona con strada degli Zocca e con strada dei Molini e strada Scuole di Anconetta: per aumentare l’attenzione degli automobilisti e ridurre la loro velocità, verranno realizzate due piattaforme rialzate rispetto alla strada, accessibili con rampe di entrata e di uscita.

Il progetto di Saviabona è anche il frutto della partecipazione dei cittadini a più incontri con l’amministrazione – ha evidenziato il sindaco -: il dialogo è importante perché i residenti conoscono le loro strade e i loro difetti, permettendoci così di sbagliare meno rispetto a progetti elaborati solo in ufficio. Fondamentale in questo caso è stata poi la collaborazione del consigliere comunale Daniele Guarda, che sta aiutando i tecnici nei rapporti coi privati”.

 

 

 

 

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