Città di Vicenza

18/07/2012

Deve chiudere la sala giochi e scommesse di viale Mazzini: manca l’agibilità

A un mese esatto dalla revoca dell’agibilità della sala giochi e scommesse della Sicur Game in corso Santi Felice e Fortunato 265-267, il Comune di Vicenza ha notificato ieri sera un nuovo altolà al dilagare del gioco d’azzardo in città. Il sopralluogo effettuato dalla polizia locale domenica scorsa nei locali al civico 25 di viale Mazzini ha infatti accertato l’apertura di una nuova sala giochi - con annessa attività di somministrazione di alimenti e bevande - in barba alla diffida dell’amministrazione comunale, per violazione di norme annonarie e urbanistiche, consegnata a inizio giugno ai responsabili delle società che avevano avanzato richiesta di apertura di sei nuove sale giochi e scommesse.

Nel dettaglio, l’ordinanza firmata ieri sera dal dirigente del settore Urbanistica, Danilo Guarti, dispone la sospensione dei termini della richiesta di agibilità avanzata dalla società Adria Gaming Vicenza srl per i locali di viale Mazzini 25.

In questo caso, a differenza della Sicur Game di corso S. Felice, si tratta di una sospensione dei termini della richiesta e non di una revoca dell’agibilità, perché non sono ancora trascorsi i 60 giorni previsti dalla legge dalla data di presentazione della richiesta (29 maggio 2012). Di fatto, quindi, non è ancora scattato il meccanismo del silenzio-assenso da parte del Comune previsto dalla legge per poter poi avviare l’attività.

Inoltre, la richiesta di agibilità è stata presentata in contrasto con le norme urbanistiche adottate dal consiglio comunale il 16 febbraio e con il regolamento comunale del 19 dicembre 2011 per l’apertura e la gestione delle sale giochi. In particolare, precisa l’ordinanza, l’attività “crea interferenze con le funzioni di carattere pubblico e di rilevanza sociale, formativa, assistenziale, sanitaria, culturale ed educativa presenti nel contesto urbanistico edilizio circostante” e viola le distanze minime dai siti sensibili fissate dalla recente variante al Prg e dal Regolamento.

“Non intendiamo mollare la tesi della mancanza di conformità con la norma urbanistica – ribadisce con forza il sindaco Achille Variati - perché ciò fa parte del governo del territorio che costituzionalmente è in capo all’ente locale: le licenze che la questura rilascia ai sensi dell’articolo 88 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza non sono perfette se i locali non sono agibili e conformi alla norma urbanistica. Pertanto anche l’attività di viale Mazzini deve chiudere perché non agibile”.

Di più, all’Adria Gaming Vicenza è stata notificata oggi una seconda ordinanza che discende da quella firmata ieri. Non risultando infatti i locali conformi alla norma urbanistica e quindi anche non agibili, la dirigente del settore Politiche dello sviluppo Giovanna Pretto ha disposto il divieto della prosecuzione dell’attività di somministrazione di alimenti e bevande resa nota con apposita segnalazione certificata di inizio attività (Scia).

“Il braccio di ferro del Comune contro l’apertura delle sale gioco continua finchè non troverà una definizione al Tar – dichiara il sindaco -. È del resto significativo il numero di mail, apprezzamenti e incoraggiamenti che ricevo dai cittadini, i quali capiscono che l’azione intransigente del Comune è anche a salvaguardia di aspetti educativi e formativi. D’altronde, mentre Vicenza sta conducendo questa battaglia, in altre città stanno aprendo sale gioco in massa: è un segnale non buono perché in tempi di crisi la tentazione di consegnarci alla fortuna si fa più forte, specie fra le fasce più deboli della società”.

 

ATTENZIONE: La notizia si riferisce alla data di pubblicazione indicata in alto. Le informazioni contenute possono pertanto subire variazioni nel tempo, non registrate in questa pagina, ma in comunicazioni successive.