Città di Vicenza

16/07/2012

Due settimane al mare per bambini disagiati grazie alla Colonia alpina Umberto I

Due settimane di vacanza nella colonia Regina Mundi di Cavallino (Venezia) per una trentina di bambini appartenenti a famiglie in difficoltà economica. Come da circa trent’anni a questa parte, anche quest’estate l’Opera pia Colonia alpina Umberto I, la piccola Ipab di Vicenza presieduta da Vincenzo Negrin, nel cui consiglio di amministrazione siede anche un rappresentante del Comune di Vicenza, offre la possibilità di trascorrere un soggiorno climatico ai figli di famiglie che in questo momento di crisi economica non riescono a sostenere le spese di qualche giorno di vacanza in montagna o al mare.

“Anche quest’anno – afferma il presidente Negrin – la Colonia Umberto I, con il prezioso contribuito della Fondazione del Monte di Pietà di Vicenza, sostiene la spesa del soggiorno estivo di minori in condizioni economiche disagiate residenti a Vicenza e scelti dai servizi sociali del Comune. I ragazzi possono così trascorrere gratuitamente un periodo nella colonia di Cavallino gestita dall’Opera diocesana di assistenza”.

Tale attenzione da parte dell’Ipab per la comunità vicentina si manifesta ormai ininterrottamente da circa 30 anni, da quando cioè nei primi anni ’80, la colonia Umberto I si vide costretta a vendere, per le insormontabili difficoltà di gestione diretta, il fabbricato di proprietà a Tonezza del Cimone, dove dagli inizi del secolo scorso sono state ospitate generazioni di ragazzi vicentini.

“L’attività della Colonia Umberto I di Vicenza – dichiara l’assessore alla famiglia Giovanni Giuliari – si inserisce in quella rete di servizi che il nostro territorio offre a sostegno dei nuclei familiari che stanno affrontando con fatica il difficile momento economico. Consentire a trenta ragazzi di poter trascorrere alcune settimane al mare non solo permette loro di beneficiare di un’azione terapeutica, di una sana alimentazione e di una corretta condotta di vita all’aria aperta, ma offre anche ai loro genitori la possibilità di avere un momento di respiro e di sollievo sempre più necessari per allentare tensioni e difficoltà che la crisi inevitabilmente crea nelle famiglie. In questo modo la città valorizza anche ai nostri giorni l’importante opera dei soci fondatori dell’ultracentenaria Ipab, il cui spirito di solidarietà nei confronti dei soggetti meno fortunati continua ad essere portato avanti, con generosità ed impegno, dagli attuali amministratori”.

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