Città di Vicenza

29/06/2012

Riapre il Giardino dell’abside del Tempio di San Lorenzo

Il Giardino dell’abside della chiesa di San Lorenzo riapre al pubblico dopo alcuni mesi di chiusura: lo annunciano oggi l’assessore al decentramento e alla partecipazione Massimo Pecori, insieme a padre Giuseppe Celso Mattellini e Renato Donadello, presidente dell’Associazione volontariato Vicenza.
Nella piccola oasi verde che si trova proprio dietro l’abside della chiesa, con ingresso da corso Fogazzaro, sono stati effettuati lavori di manutenzione straordinaria conclusi nel 2009 a cura del Dipartimento dei beni ambientali della Regione Veneto che ha vincolato l’area ad utilizzo di pubblico interesse.
La Regione, quindi, ha stabilito che il parco fosse a disposizione della cittadinanza e per questo è stato stipulato un accordo tra Regione e Comune affinché quest’ultimo, proprietario dell’area, garantisca l’apertura del parco.
Pertanto, l’assessorato al decentramento e alla partecipazione, grazie alla disponibilità della congregazione dei padri francescani del Tempio di San Lorenzo, che hanno in affitto il Tempio di San Lorenzo e il chiostro, entrambi di proprietà del Comune, ha affidato le attività di apertura, chiusura  e pulizia del parco all’Associazione Volontariato Vicenza che gestisce già i servizi nei parchi del Centro storico.
Il Giardino dell’abside del Tempio di San Lorenzo rimarrà aperto tutti i giorni dalle 9 alle 19.
“Siamo qui oggi per un’inaugurazione ideale di quest’area verde così preziosa perché consente di avere una nuova visuale del Tempio di San Lorenzo e di una zona della città – dichiara l’assessore al decentramento e alla partecipazione Massimo Pecori -. E’ una piccola oasi verde nel centro storico, un angolo di pace che sono sicuro sarà sapientemente gestito dall’Associazione volontariato Vicenza”.
“Fa parte del Tempio di San Lorenzo, che io considero un’oasi di spiritualità in città, questo giardino – interviene padre Giuseppe Celso Battellini -, ora sapientemente curato, frutto di successivi interventi che hanno visto come principale protagonista il Comune. Questo spazio era occupato fin dal 1956 da alcune case che si addossavano all’abside della chiesa, poi crollate, e i cui detriti sono stati asportati dal Comune.”

 

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