Città di Vicenza

26/06/2012

Spazio Bixio, nuovo debutto per Il Nautilus con "Schei, tera e memoria"

Sabato 30 giugno alle 21, nell'area estiva del Teatro Bixio

Atteso debutto sabato 30 giugno alle 21, nell'area estiva del Teatro Spazio Bixio a Vicenza, per la compagnia “Nautilus” Cantiere Teatrale, che torna al pubblico con un lavoro tutto nuovo: “Schei, tera e memoria (Chicaribo rente Brusaporco)”, commedia brillante dialettale di Enrico Grandesso, che nella stesura si è ispirato all'opera poetica di Ernesto Calzavara (Treviso, 1907 - Stra, 2000). La regia è di Giovanni Florio. Interamente al maschile il cast, composto da Daniele Berardi, Matteo Zandonà, Christian Nicoluzzi, Luca Iseppi e Renato Poli; voce fuori campo di Nicola Brugnolo. Lo spettacolo, con la consulenza teatrale di Piergiorgio Piccoli, è presentato da Theama Teatro per la rassegna “ViaBixio4 – Teatro anche d'estate”, realizzata in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Vicenza e inserita nel calendario delle manifestazioni estive cittadine.
Lo spunto della commedia richiama Luigi Pirandello e il meccanismo, che egli applicò a diverse opere, per il quale alcuni personaggi si staccano dalla finzione teatrale e assumono una vita propria, entrando in diretto contatto con l'autore. È così dunque che quattro personaggi ispirati dai versi di Calzavara si  impongono nella mente dell'autore, arrivando a vivere una nuova vita sulla scena. I loro nomi sono Schei Ziocan, Bepi Memoria, Franco Del Cuore e Distinto Professionale; sono riuniti nella sala d'attesa di uno studio medico per una visita importante, al termine della quale uno di loro dovrà “prendere il treno”.
Nei monologhi, nei dialoghi e nelle riflessioni i personaggi rappresentano quattro temi centrali della poesia di Calzavara, che seppe - per dirla con le parole del saggista Gualtiero De  Santi - “antivedere quel che saremmo divenuti, cosa sarebbe divenuta la sua terra”.
A queste chiavi di lettura proprie del poeta trevigiano (“La roba fruida / deventava fruada / la zente fruida / deventava fruada / e i laorava i laorava / e i comprava i comprava. / Fin quando in't-un fià / xe tuto s-ciopà”), l'attualità fornisce ulteriori spunti di approfondimento, aprendosi tra l'altro al tema dell'emigrazione e a un iperbolico viaggio verso la ricchezza e il successo senza confini: un passo dopo l'altro si arriva allora a una conclusione nella  quale due personaggi, senza più maschera, propongono una riflessione sul Veneto di oggi, sui cambiamenti che ne hanno caratterizzato la storia recente e sulle preoccupazioni e le speranze che ne segnano la strada verso il futuro.
Ernesto Calzavara è considerato uno dei maggiori poeti veneti del Novecento. Tra le sue opere troviamo le raccolte Poesie dialettali (Canova, 1960, 2006), Parole mate, parole povare (Scheiwiller, 1966), Le ave parole (Garzanti, 1984) e l'antologia Ombre sui veri (Garzanti, 1990, 2001).
Enrico Grandesso è scrittore, critico letterario, autore radiofonico e teatrale: tra le sue opere, Vozi dal mar e dala tera (2001, in scena per otto stagioni) e Come el vento ne la laguna (2002). Come saggista si è dedicato tra gli altri a Clemente Rebora, Bino Rebellato, Antonio Fogazzaro, David Maria Turoldo e T. S. Eliot.
Biglietti a 8 euro. Per informazioni e prenotazioni (consigliate): 0444 322525 (dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 18), 345 7342025 (tutti i giorni dalle 10 alle 18) oppure info@theama.it (entro le 13 del venerdì); informazioni anche su www.spaziobixio.com e www.theama.it. In caso di maltempo, lo spettacolo si terrà all'interno dello Spazio Bixio.

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