Città di Vicenza

02/05/2012

Basilica Palladiana, corte dei Bissari sarà collegata a piazza delle Erbe per formare un’unica grande piazza

Corte dei Bissari e piazza delle Erbe collegate formeranno un’unica grande piazza offrendo una visuale aperta sulla Basilica Palladiana. Stanno proseguendo i lavori per realizzare questo ampio slargo e proprio questa mattina l’assessore ai lavori pubblici Ennio Tosetto, insieme al direttore dei lavori Eugenio Vassallo, ha effettuato un sopralluogo al cantiere dove è in corso la gettata di cemento in corte dei Bissari.
“Oggi diamo il via alla fase di completamento di corte dei Bissari che è stata interessata da impegnativi lavori di scavo utili a realizzare un ambiente adatto ad ospitare le centrali impiantistiche che serviranno tutto il complesso della Basilica – spiega l’assessore ai lavori pubblici Ennio Tosetto -. Inoltre accoglierà anche i servizi igienici, locali di servizio e depositi. La gettata di cemento che viene effettuata oggi consentirà di posare la pavimentazione in trachite scelta per uniformità con piazza dei Signori. La rinnovata corte dei Bissari metterà in collegamento piazza dei Signori con piazza delle Erbe con un’architettura a più livelli, creando una forma a “c” che andrà a comprendere l’intera Basilica.”
“L’ampio slargo di corte dei Bissari delimitato da piazza dei Signori, palazzo degli uffici e contrà Catena – interviene il direttore dei Lavori Eugenio Vassallo -, sarà scandito da un’area contigua a piazza dei Signori per poi svilupparsi in un livello inferiore a cui è collegato da un’ampia scalinata e protetto da un parapetto; quest’ultimo prosegue poi con una “vela” in cemento, che scende dal parapetto stesso, con la funzione di mascherare e dare movimento alla struttura sottostante. Solo oggi è stato possibile gettare il cemento a causa del maltempo dei giorni scorsi – sottolinea Vassallo -. Intanto  proseguono i lavori per portare a conclusione l’intero cantiere. Concluso già da qualche tempo il salone principale della Basilica, ora i lavori si concentrano nella Domus Comestabilis dove sono in corso le ultime finiture. In fase di conclusione anche il salone degli Zavatteri dove invece sarà necessario effettuare la lisciatura e l’oleatura del pavimento in terrazzo alla veneziana a conclusione di tutte le opere.”
Nella corte dei Bissari, fino a fine Ottocento chiusa dal lato di contrà della Catena dal vecchio carcere di cui è rimasta la torre del tormento, dopo la demolizione delle strutture successive risalenti agli anni ‘40-’50, sono stati realizzati il “palancolato” di contenimento e la struttura perimetrale in cemento armato ed è stato effettuato lo scavo di sbancamento con l’assistenza archeologica della soprintendenza di Padova. Sono iniziate quindi le operazioni per realizzare la centrale tecnologica che accoglierà le centrali impiantistiche, che serviranno tutto il complesso della Basilica, sulle quali, dopo la gettata di cemento, verrà collocata la pavimentazione in trachite.
“Sotto la corte dei Bissari sarà realizzata una passerella che dalla Domus Comestabilis condurrà direttamente in Basilica e che nel tragitto consentirà di ammirare i reperti archeologici di origine romana portati alla luce durante le operazioni di scavo – conclude l’assessore Tosetto -. Per poter rendere effettivamente fruibile la Basilica Palladiana abbiamo dovuto realizzare delle sottofondazioni dove prima non esistevano cioè nella Corte dei Bissari e nella Domus Comestabilis. Proprio perché, quindi, ci troviamo nella situazione di utilizzare un edificio storico in modo diverso da come lo si è fatto fino ad ora saremo impegnati anche a sperimentare gli usi dei diversi spazi. Con l’apertura ad ottobre in occasione della grande mostra prevediamo, per esempio, di utilizzare tutto lo spazio degli Zavatteri, senza quindi la possibilità di lasciare libero il corridoio verso piazza delle Erbe e probabilmente dovremmo utilizzare anche una porzione della parte porticata tra piazza dei Signori e la corte dei Bissari. Intanto stiamo progettando la sostituzione delle antiestetiche veneziane sulle finestre di palazzo uffici, che si affaccia su corte dei Bissari, con pellicole filtranti la luce solare, per conferire così un aspetto più decorso all’insieme.”

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