Città di Vicenza

24/04/2012

Bilancio comunale, Variati: "Provo una profonda rabbia: le nuove tasse vanno allo Stato che ha stravolto l’Imu o servono solo a garantire i servizi essenziali"

"Noi abbiamo agito con equità, il Pdl propone soluzioni dilettantesche e demagogiche"

A poche ore dal voto in consiglio comunale sul bilancio di previsione e all’indomani dell’approvazione delle delibere sull’Imu e sull’Irpef, il sindaco Achille Variati risponde alle critiche sulla pressione fiscale avanzate dalla minoranza consiliare: "Provo una grande rabbia. Lo Stato ha stravolto l’imposta municipale unica che doveva sostituire i diversi balzelli e restare nelle casse dei Comuni. Infatti si tratterrà dai trasferimenti quanto introiteremo dalla prima casa. L’Imu, quindi, è un’imposta introdotta dallo Stato che in una situazione di emergenza fiscale taglia i fondi dei Comuni i quali, per assicurare i servizi essenziali, sono costretti a loro volta ad introdurre altri aumenti. Noi, però, abbiamo cercato di operare con equità, limitandoci ad aumenti contenuti solo sulle seconde case e sull’Irpef, con detrazioni ed esenzioni importanti, soprattutto a favore dei redditi più bassi e degli immobili utilizzati per fare impresa".

L’amministrazione, in particolare, non accetta la generica critica di aver attuato un’operazione troppo pesante: "La manovra fiscale – precisa l’assessore al bilancio Umberto Lago – è necessaria perché deriva da pesantissimi tagli nei trasferimenti. Noi, però, abbiamo cercato di renderla più leggera possibile per il cittadino, lasciando al minimo l’aliquota della prima casa ed esentando dall’Irpef chi ha redditi sotto i 15 mila euro. Non a caso nel panorama nazionale ci posizioniamo tra i Comuni dove l’Imu pesa meno, come riporta un resoconto pubblicato oggi dal Sole 24 che su 61 città dove l’imposta è già delineata ci pone al 53esimo posto per quanto riguarda la tassa sulla prima casa e al 43esimo per la seconda. Più di così non potevamo fare perché ogni sgravio introdotto, ad esempio il passaggio per le seconde case affittate a canone concordato dallo 0,76 per mille allo 0,4, va compensato con soldi del Comune non incassati o addirittura versati allo Stato".

A fronte di questa complessa ricerca dell’equità nella definizione della quadratura del bilancio, il sindaco respinge "i calcoli dilettanteschi e demagogici" avanzati dal gruppo del Pdl: "Propongono di usare i soldi dell’autostrada per estinguere i mutui ed utilizzare il relativo beneficio per abbassare l’aliquota sulla prima casa allo 0,2, pagando noi la differenza allo Stato. Ma i conti non tornano. Dalle prime case di Vicenza, infatti, lo Stato potrà introitare 7 milioni e mezzo di euro. Se portassimo l’aliquota allo 0,2 non incasseremmo la metà, ma solo 1,7 milioni di euro, perché comunque bisogna calcolare tutte le detrazioni. Resterebbero quindi 5,8 milioni a carico del Comune. Estinguendo i mutui, avrei un beneficio di 3 milioni di euro all’anno, che nei sei mesi ancora validi del 2012 corrispondono a 1,5 milioni. Dove dovrei andare a prendere i quasi 4 milioni e mezzo che mancano all’appello? E negli anni successivi? Mancherebbero sempre almeno oltre 2 milioni e mezzo da dare allo Stato. E’ evidente, allora, che la proposta del Pdl è pura demagogia, che non trova alcun riscontro nella quadratura di bilancio".

Il sindaco contesta nel merito anche l’accusa di aver elaborato un "bilancio elettorale", utilizzando i soldi della vendita dell’autostrada solo per dare risposte a degli amici: "Non so che idea abbia il Pdl della democrazia e della partecipazione. Venduto un patrimonio pubblico, ho ritenuto doveroso confrontarmi con i cittadini sull’utilizzo di quei fondi in un sano giro di assemblee pubbliche dove sono emersi i problemi dei quartieri. Ho incontrato oltre 3.200 persone. Le loro richieste, alcune accolte, altre in attesa di copertura finanziaria, altre ancora non ritenute prioritarie, saranno tutte dettagliatamente pubblicate sul sito comunale. Per me questa altro non è che vera partecipazione alla cosa pubblica".

Quanto alla critica per la scelta di non fare un’unica grande opera, Variati precisa: "Penso sia giusto mettere a posto scuole, parchi gioco, strade e marciapiedi piuttosto che lasciare ad altri mausolei da gestire... E penso di essere, con questa scelta, in sintonia con i cittadini".

Infine, a proposito del volantino del Pdl con lo stemma del Comune, il sindaco conclude: "Se fossi un loro elettore proverei profonda tristezza per chi non ha il coraggio di utilizzare il proprio simbolo e si nasconde dietro a quello dell’istituzione. Ognuno deve prendersi la responsabilità di ciò che scrive".

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