Città di Vicenza

03/04/2012

Argini, a un buon punto i lavori a sud della città per scongiurare il pericolo allagamenti nelle abitazioni

Ca’ Tosate, ponti di Debba e via Sardegna sempre più fuori dal rischio allagamenti. Sono infatti in corso i lavori di messa in sicurezza nella zona del Tormeno e di S. Croce Bigolina, per mettere al riparo dalle esondazioni del Bacchiglione le 2-3 mila persone che vi risiedono.

Questa mattina l’assessore ai lavori pubblici del Comune di Vicenza, Ennio Tosetto, affiancato da Francesco Norbiato del Genio civile, ha fatto il punto dei interventi resisi necessari in particolare dopo l’alluvione del 2010 per un valore complessivo di circa 1,6 milioni di euro. E’ il Comune infatti a coordinare i lavori e gli enti con cui collabora: Genio civile e Consorzio Alta Pianura Veneta.

A Ca’ Tosate i lavori termineranno entro aprile con l’obiettivo di arginare le piene di carattere ordinario. Il progetto è stato curato dal Consorzio, che con Comune e Genio civile ha già completato la riprofilatura dell’argine destro del fiume per un tratto lungo circa 650 metri. “La sponda – ha spiegato Tosetto -, che nel tempo aveva subito alcuni smottamenti, risulta in ogni caso più bassa di una quarantina di centimetri rispetto alla pista ciclabile Casarotto: l’area infatti rimane golenale e la ciclabile costituisce di fatto l’argine maestro. È evidente – ha aggiunto - che solo i bacini di laminazione a nord della città metteranno definitivamente al riparo Ca’ Tosate dagli eventi più disastrosi”. Inoltre è stato costruito un argine lungo circa 350 metri che non esisteva più da decine di anni sulla sponda destra dello scolo Ariello, nonché 150 metri di argine a difesa della strada, per una movimentazione di terreno pari a 2500-3000 metri cubi di terreno. Ora manca soltanto l’installazione delle due valvole in corrispondenza degli affluenti per impedire il rigurgito delle acque dal Bacchiglione e delle idrovore che, in caso di necessità, pomperanno l’acqua delle rogge. L’intervento è finanziato da 150 mila euro del Consorzio Alta Pianura Veneta, cui si aggiunge la terra messa a disposizione dal Comune per un valore circa uguale e derivante dalle opere per il bacino di laminazione di Carpaneda realizzato alcuni anni fa.

L’intervento in via Sardegna è invece già stato completato. Progettato dall’ufficio tecnico del Comune, autorizzato dal Genio civile ed eseguito a proprie spese come lavoro di manutenzione dall’Autostrada Brescia-Padova per un costo stimabile in circa 50-70 mila euro, l’argine realizzato evita il riflusso d’acqua, mettendo così in sicurezza il nucleo di circa dieci case allagate dall’ultima alluvione, quando il fiume era salito attraverso un canale di sgrondo delle acque dell’autostrada. Nel dettaglio, è stato ripreso l’argine esistente e costruito un altro ex novo, dove mancava, fino alla sponda dell’autostrada; in più sono state posate due valvole di non ritorno che serviranno a bloccare l’acqua in caso di piogge intense.

Finiranno a settembre-ottobre infine i lavori di rinforzo degli argini del Bacchiglione dal ponte di Debba fino a via Cipro per 1,8 chilometri circa di lunghezza. In tempo per contenere le piene autunnali, si sta quindi rialzando l’argine (largo fino a 4 metri e quindi carrabile) da 0,9 a 1,45 metri rispetto alla quota esistente, in modo da scongiurare l’allagamento dei garage interrati delle abitazioni della zona, come già avvenuto. L’opera – che vale 1,2 milioni di euro interamente finanziati dallo Stato – è curata dal Genio civile. “Con il ribasso d’asta peraltro – ha aggiunto Tosetto - porteremo più avanti l’argine, dove, con l’alluvione, erano stati posizionati sacchi di sabbia intorno allo scatolificio Favretto. Così ci riportiamo in quota con la pista Casarotto e l’argine diventa ‘maestro’, cioè quello di tenuta delle piene”.

 

 

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