Città di Vicenza

02/04/2012

Mediatori civici, Vicenza come esempio per altri Comuni.

Presto un nuovo progetto che interesserà Campo Marzo, i conflitti condominiali e il trasferimento del campo nomadi

Ha riscontrato molto interesse a livello nazionale l'esperienza del Comune di Vicenza sui mediatori civici. L'assessore alla famiglia e alla pace Giovanni Giuliari è stato infatti invitato a presentare l’esperienza al convegno nazionale “Costruiamo le città dei diritti umani” promosso dal Coordinamento nazionale degli enti locali per la pace e i diritti umani tenutosi al Centro diritti umani dell'Università di Padova il 29 e il 30 marzo scorsi.

Oltre un centinaio di amministratori di tutta Italia - tra i quali il sindaco di Padova nonchè vicepresidente Anci Flavio Zanonato, l’assessore della provincia di Rimini Mario Galasso l’assessore del Comune di Forlì Katia Zattoni, l’assessore della provincia di Perugia Stefano Feligioni - si sono incontrati per raccogliere idee, proposte e percorsi per uscire dalla difficile crisi economica e sociale che rischia di travolgere anche le città.

“Di fronte ai tanti problemi sociali – dichiara Giuliari - le città che non vogliono soccombere sono chiamate a difendere e reinventare se stesse agendo su due fronti: quello esterno e quello interno. Quello esterno perchè le città sono investite da problemi e processi che vengono da altrove, ben oltre i confini della città. Quello interno perchè è qui che le persone vivono tutti i giorni e cercano l'aiuto di cui hanno bisogno, la forza di vincere le paure, la comunità in cui vivere bene, in pace e con fiducia”.

È in questo contesto che gli enti locali presenti al convegno nazionale hanno visto come buona prassi il progetto del Comune di Vicenza di affiancare i mediatori civici alle già esistenti ed insostituibili figure professionali come gli assistenti sociali, gli educatori e gli assistenti domiciliari. Si tratta di cittadini preparati attraverso un percorso formativo a gestire e superare situazioni di conflitto che possono crearsi all'interno di un condominio, di uno spazio pubblico o di un quartiere cittadino.

“Grazie alla supervisione della facoltà di psicologia dell'Università di Padova - spiega l'assessore Giuliari – e dopo una prima esperienza positiva di risoluzione di problematiche di convivenza affrontate con il metodo della mediazione civica tra inquilini di via Divisione Julia e l’organizzazione di un percorso formativo per 50 aspiranti mediatori, stiamo ora per elaborare un nuovo progetto che coinvolgerà 30 cittadini-mediatori: guidati da alcuni mediatori civici professionisti del dipartimento di filosofia, sociologia, pedagogia e psicologia applicata dell’università di Padova che garantiranno la scientificità dell’operazione, interverranno in tre situazioni a rischio di conflitto: il prossimo trasferimento provvisorio del campo nomadi di viale Cricoli, la realtà di Campo Marzo e la prevenzione dei conflitti condominiali che spesso ci vengono segnalati dagli operatori e dai cittadini, soprattutto nelle case di edilizia residenziale pubblica. Attraverso l’ascolto, i mediatori cercheranno di individuare i temi condivisi dai quali partire per suscitare il superamento del conflitto”.

Vicenza, recentemente segnalata dal coordinamento Enti locali come una delle realtà territoriali con una grande capacità di inclusione sociale, diventa quindi punto di riferimento per altre amministrazioni locali “e – come evidenzia Giuliari - si propone come laboratorio virtuoso in cui gli attori, sia italiani che stranieri, sono persone che vogliono vivere la cittadinanza in modo attivo e come senso di appartenenza”.

ATTENZIONE: La notizia si riferisce alla data di pubblicazione indicata in alto. Le informazioni contenute possono pertanto subire variazioni nel tempo, non registrate in questa pagina, ma in comunicazioni successive.