Città di Vicenza

30/03/2012

Via Crucis di Franz Liszt, cori Chori Canticum e Pellizzari

Mercoledì 4 aprile ospita il concerto nella chiesa di San Gaetano

Mercoledì 4 aprile la chiesa di San Gaetano ospiterà i cori Chori Canticum e Pellizzari che eseguiranno la Via Crucis di Franz Liszt, importante momento musicale-meditativo organizzato dall’assessorato al decentramento e alla partecipazione (circoscrizione 1) in occasione dell’imminente Pasqua. Ai cori si uniranno i soprani Silvana Benetti e Serena Pavone, il tenore Filippo Farinon e il baritono Pier Zordan, accompagnati all’organo da Giulia Mandruzzato e concertati dal maestro Christian Maggio.

Il concerto ad ingresso libero inizierà alle  21.

Il compositore Franz Liszt iniziò a lavorare alla “Via Crucis” fin dal 1873 concretizzandola tra il ’78 e ’79 durante i suoi vari soggiorni a Roma e Budapest: la documentazione del travagliato lavoro di composizione trova riscontro in una copiosa corrispondenza del periodo. Si autodefiniva completamente assorbito da questa Via Crucis e nel contempo stupefatto della musica che gli aveva invaso la mente. Tuttavia, fu eseguita postuma, nel 1929 a Budapest, in prima esecuzione mondiale, durante il Venerdì Santo e pubblicata soltanto nel ’38. Pensata per coro misto, solisti e organo (o piano), include un prologo “Vexilla Regis prodeunt” e quattordici parti brevi rappresentanti le altrettante stazioni del percorso sulla via del Calvario. Può essere definita, senza dubbio, una “musica della Passione”, caratterizzata dalla semplicità dei significati e dall’intervento essenziale, anche se stringato, degli esecutori. L’opera, di raro ascolto, appartiene alla maturità artistica di Liszt e, lontano dalle seduzioni dei virtuosismi pianistici nonché dalla magniloquenza orchestrale, va a recuperare la dimensione più intima, personale e religiosa dell’Autore. Lavoro di un’attualità sconcertante, davvero “moderno”, asciutto, straordinariamente rispettoso, meditativo e intimistico, a tal punto da renderlo suggestivo e incredibilmente estroso nella più alta e pura spiritualità. “Sarei felice - diceva umilmente Liszt - se un  giorno la mia musica potesse essere eseguita al Colosseo in un momento toccante e solenne del Venerdì Santo; pur tuttavia, so che essa stessa sarebbe insufficiente ad esprimere la profondissima emozione che mi sopraffece quando, una volta lì, in quella processione, mi inginocchiai e ripetei alcune volte queste parole: “O! Crux Ave! Spes unica!”

Informazioni: circoscrizione 1, 0444222713.

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