Città di Vicenza

28/03/2012

“Potere dei soldi e delle parole”, il 30 marzo a Palazzo Leoni Montanari secondo appuntamento con “Classici contro”

La consapevolezza di tutti i cittadini è la via per una democrazia migliore. Una consapevolezza civica, storica, estetica, filosofica è l'intento dei Classici contro. Per costruire questo pensiero nuovo attorno alla democrazia il 30 marzo 2012, alle 17.15 al Salone d’Apollo delle Gallerie d’Italia di Palazzo Leoni Montanari si terrà il secondo appuntamento dei “Classici contro”. Tra le immagini degli dei e degli eroi antichi si parlerà dei temi e dei problemi del presente: dal punto di vista dei Classici, che con il loro sguardo da lontano e la loro imparzialità ci mettono in discussione, noi, la nostra modernità e la nostra vita quotidiana.

Nella serata intitolata “Potere dei soldi e delle parole” il docente di Ca' Foscari, Tomaso Maria Lucchelli, storico e numismatico, parlerà lontano da ogni idealizzazione di tutto quello che si può fare col denaro, con quel piccolo dischetto di metallo prezioso che sta al principio della rivoluzione economica della nostra civiltà, ma anche dei sogni e soprattutto dei problemi quotidiani di tutti. Noi l'abbiamo visto con l'arrivo dell'Euro. La moneta con il suo valore e con le sue immagini era ed è il simbolo di una polis e di una collettività: sotto un potere assoluto diviene propaganda e autocelebrazione per imporre il consenso, nelle democrazie attraverso immagini e parole può essere il segno di valori condivisi, di fiducia e di garanzia, ma anche di manipolazioni e timori. Già per gli antichi del denaro non si può fare a meno, nemmeno nell'aldilà. Solo gli dei forse non ne avevano bisogno. Ma le monete antiche e moderne ci parlano e ci dicono chi siamo.

Al potere dei soldi seguirà con Massimo Manca, filologo e latinista di Ca' Foscari, il potere

delle parole. La parola, a cominciare dal Dio della Bibbia, crea il mondo, ma tutta la nostra realtà è ontologicamente legata alla parola. È lo strumento che può tutto tra gli uomini: è pensiero, fiducia, vita. Ma la parola è anche gioco di prestigio, magia, inganno. E con le parole non si dovrebbe barare, proprio per la loro potenza. Il politico, l'imbonitore, il pubblicitario, il truffatore sanno costruire un mondo alternativo grazie al linguaggio: il politico sa proporre all’elettorato la sua utopia e fargliela credere possibile (ma poi, una volta eletto, saranno come al solito lacrime e sangue); l’imbonitore sa vendere al mercato una grattugia miracolosa che giunti a casa si rivelerà un pezzo di plastica inutilizzabile; il pubblicitario sa convincerci che abbiamo bisogno dell’ultimo modello di tablet computer; il truffatore sa convincere la vecchietta a dargli i soldi della pensione – le cronache sono piene di questi episodi – perché, le dirà, sono falsi e vanno sostituiti; tutti sanno sostituire la realtà materiale con una realtà verbale. I Classici ci insegnano a difenderci dagli inganni e dai prestigiatori delle parole.

Questo secondo appuntamento accompagna ai grandi temi dei Classici contro al Teatro Olimpico in programma il 13 aprile con “L'elogio della ricchezza”, e il 20 aprile con i pensieri e le parole di “Donne, Dei e Denari”, e il folgorante intervento finale di David Riondino, “Il Dio Denaro”.

Informazioni: http://lettere2.unive.it/flgreca/aicc.htm, alcam@unive.it – f.pontani@unive.it Teatro Olimpico e Odeon: ingresso libero con prenotazione obbligatoria: http://lettere2.unive.it/flgreca/aicc.htm, dani.caracciolo@gmail.com

Gallerie d’Italia - Palazzo Leoni Montanari: ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.

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