Città di Vicenza

14/03/2012

Imposta di soggiorno: previsto un gettito di 350 mila euro, Variati: “Tutto il ricavato per la promozione e lo sviluppo turistico e culturale di Vicenza”

Riapertura della Basilica Palladiana dopo il restauro, grande mostra dedicata al ritratto, spettacoli classici del Teatro Olimpico affidati al drammaturgo Eimuntas Nekrosius: nell’anno di eventi davvero eccezionali per la città l’imposta di soggiorno consentirà a Vicenza di lanciarsi nel circuito turistico nazionale ed internazionale. E’ questo il ragionamento che il sindaco Achille Variati ha proposto agli albergatori e alle associazioni di categoria, presentando la nuova imposta, opportunamente calmierata e variamente modulata, come un’opportunità per tutta la città ed in particolare per gli operatori. “Cominciando ad applicarla a maggio – ha spiegato Variati – , cioè dopo l’approvazione del bilancio, abbiamo calcolato un gettito di 350 mila euro che sarà interamente destinato alla promozione e allo sviluppo turistico e culturale della città”. La giunta comunale intende infatti assegnare 180 mila euro al consorzio Vicenza è, affinché si occupi della promozione del rilancio di Vicenza, che coincide con l’inaugurazione della Basilica, attraverso interventi su stampa, reti televisive nazionali e mezzi che raggiungano anche Austria, Slovenia e Croazia, mentre 170 mila euro serviranno ad incrementare la promozione di altre attività, in modo particolare quelle del Teatro Olimpico.

“Albergatori e categorie – è il commento del sindaco – hanno capito il nostro sforzo.  Saranno i fatti a dirci se saremo riusciti a centrare l’obiettivo di far fare a Vicenza, città Unesco, uno scatto in avanti nel mercato del turismo. E se ciò accadrà davvero, s’innescherà un meccanismo virtuoso nel quale anche gli operatori dovranno acquisire una nuova mentalità”.

L’imposta di soggiorno sarà formalizzata in sede di approvazione del bilancio comunale. “La proposta della giunta – ha anticipato l’assessore al turismo Massimo Pecori – è innovativa rispetto alle imposte già introdotte da altre città, perché, secondo un meccanismo che ci è sembrato più congruo, non si basa sulle stelle degli alberghi, ma sul prezzo effettivamente pagato per le camere, si tratti di hotel, bed & breakfast, camere in affitto o dell’ostello”.

Per una camera con colazione pagata dal singolo ospite fino a 15 euro, l’imposta di soggiorno sarà di 50 centesimi per notte; per camere tra i 15 e i 25 euro a testa il turista pagherà 1 euro; tra i 25 e gli 80 euro l’imposta è stata fissata a 1,50 euro; oltre gli 80 euro sarà chiesta una somma pari a 2 euro. I gruppi con più di 20 persone che spenderanno fino a 25 euro a testa a notte, pagheranno solo 50 centesimi a testa. Sostare al camping cittadino farà scattare un’imposta di soggiorno di 50 centesimi a notte per persona. L’imposta si pagherà soltanto per i primi 5 giorni di soggiorno.

Numerose le esenzioni già individuate: non pagheranno nulla i bambini fino a 14 anni, i malati in città per terapie e un accompagnatore; gli autisti, gli accompagnatori dei gruppi, le guide turistiche, le forze dell’ordine in servizio, i religiosi ospiti di case di ospitalità, la protezione civile che dovesse essere a Vicenza per calamità naturali. In tutti questi casi sarà sufficiente consegnare un’autocertificazione all’albergatore. Quest’ultimo, infine, verserà al Comune il ricavato di un trimestre alla fine del quarto mese e per la contabilità potrà avvalersi di uno specifico software di cui si sta dotando l’amministrazione.

“Nei giorni scorsi – ha aggiunto Variati – ho incontrato anche i sindaci dell’hinterland che presto potrebbero istituire l’imposta perché la Regione dovrebbe dichiarare turistici tutti i Comuni del Veneto. Se ciò dovesse accadere, ho proposto loro di applicare le stesse nostre tariffe, in modo da non creare disparità fra gli operatori e ho suggerito di trasferire il ricavato al consorzio Vicenza è per la promozione dell’intera area vicentina”.

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