Città di Vicenza

14/03/2012

Arrivano i mediatori civici per la gestione dei conflitti

Giuliari "Li attiveremo per il trasferimento provvisorio dei nomadi, per le problematiche di Campo Marzo e per i problemi tra inquilini"

Arriva il mediatore civico per la gestione dei conflitti tra i cittadini, grazie ad un progetto innovativo elaborato dall’assessorato alla famiglia e alla pace con la collaborazione con l’università di Padova.

Dopo una prima esperienza positiva di risoluzione di problematiche di convivenza affrontate con il metodo della mediazione civica tra inquilini di via Divisione Julia e l’organizzazione di un percorso formativo per 50 aspiranti mediatori, Comune e università hanno elaborato un nuovo progetto che coinvolgerà  30 dei 50 corsisti, italiani e stranieri, in gran parte laureati o con esperienze specifiche nella materia e un’età media compresa tra i  30 e i 35 anni.

Il gruppo, guidato da 3 mediatori civici professionisti del dipartimento di filosofia, sociologia, pedagogia e psicologia applicata dell’università di Padova che garantiranno la scientificità dell’operazione, interverrà in tre situazioni a rischio di conflitto individuate dall’assessorato alla famiglia e alla pace. “Chiederemo loro – ha spiegato l’assessore Giovanni Giuliari – di occuparsi del tema del trasferimento provvisorio del campo nomadi di viale Cricoli, della realtà di Campo Marzo e della prevenzione dei conflitti condominiali che spesso ci vengono segnalati dagli operatori e dai cittadini, soprattutto nelle case di edilizia residenziale pubblica. Attraverso l’ascolto, i mediatori cercheranno di individuare i temi condivisi dai quali partire per suscitare il superamento del conflitto. Vicenza, segnalata nelle classifiche nazionali per la sua grande capacità di inclusione sociale, sperimenta dunque questa nuova strategia i cui attori, sia italiani che stranieri, sono persone che vogliono vivere la cittadinanza in modo attivo e come senso di appartenenza”.

I mediatori non professionisti opereranno per 3 mesi in stage gratuito e per altri 3 mesi con rimborso spese per il quale il Comune stanzia 7.300 euro oltre agli 8 mila che ha destinato all’università di Padova. Al termine del progetto sarà istituito l’ “Albo dei cittadini mediatori a disposizione dei cittadini di Vicenza”.

“A progetto concluso – ha precisato Giuliari - andremo a valutare anche economicamente il risultato, ad esempio in termini di mancato coinvolgimento delle forze dell’ordine o del servizio sanitario. Dopo questa esperienza mi piacerebbe le politiche sociali comunali, accanto agli assistenti sociali, domiciliari e agli educatori, si dotasse anche di un ruolo professionale stabile di questo tipo o che i mediatori riuscissero ad organizzarsi per fornire il proprio servizio alla comunità”.

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