Città di Vicenza

09/03/2012

Vicenza protagonista del seminario nazionale organizzato dal Ministero dell’Istruzione su “Enti locali, scuola e integrazione”

Al seminario nazionale “Enti locali, scuola e integrazione”, che si tiene in questi giorni  a Firenze, l’8 e 9 marzo, organizzato dal Ministero dell’Istruzione, l’assessore all’istruzione del Comune di Vicenza Alessandra Moretti è stata invitata a portare l’esperienza di Vicenza assunta a modello dal Governo per la regolamentazione delle problematiche inerenti l’integrazione degli alunni stranieri nelle classi.
Un caso pilota, quello di Vicenza, che è stato considerato buona pratica anche dall’attuale Ministro dell’Istruzione Francesco Profumo e del Ministro alla Cooperazione Internazionale e dell’Integrazione Andrea Riccardi, quest’ultimo presente al seminario insieme al sottosegretario al Lavoro e Politiche sociali con delega alle Pari opportunità Maria Cecilia Guerra e la sottosegretario all’istruzione Marco Rossi Doria.
“Ho spiegato le ragioni che hanno motivato lo stesso patto tra ente locale, dirigenti scolastici e ufficio scolastico provinciale, al fine di governare in maniera unitaria il sistema delle iscrizioni scolastiche – dichiara l’assessore Moretti in merito al suo intervento di ieri al seminario a Firenze -. L'esperienza di Vicenza é stata molto apprezzata e richiesta da più assessori comunali che hanno nelle rispettive città problemi analoghi legati appunto alla distribuzione degli alunni stranieri nelle classi. E’ stata apprezzata anche la ratio sottesa al Piano territoriale scolastico e Cugi- Centro Unico di Gestione delle Iscrizioni che tende ad affermare il principio che le pari opportunità formative non possono prescindere dalle pari opportunità di accesso alle scuole del primo ciclo che non possono essere in competizione tra loro, ma che devono lavorare per vedere applicato il principio costituzionale di cui all'articolo 3 della Costituzione. Fondamentale quindi che sia l'ente locale a promuovere la governance delle iscrizioni alle scuole.”
“I rappresentanti del governo che hanno presenziato al convegno hanno manifestato l’interesse, nonostante le difficoltà di bilancio, a dare segnali di priorità verso il settore scolastico – ricorda l’assessore Moretti.”
Il Ministro all'integrazione Riccardi ha ricordato che la classe é una piccola Onu, cioé rappresenta un incredibile laboratorio dove si possono vincere le diffidenze e  le estraneità  e dove si possono archiviare la paura verso il diverso da noi. Ha sottolineato che a scuola si impara a stare con gli altri e a sentirsi italiani. Un pensiero è andato anche alle donne immigrate che rappresentano in Italia il più grande agente di integrazione tra famiglie e territorio.
Il sottosegretario al lavoro e welfare Guerra ha sostenuto che é assolutamente necessario creare uno stretto collegamento tra le politiche scolastiche, le politiche sociali, abitative e lavorative, per coniugare davvero politiche di integrazione con quelle di inclusione sociale.
Il sottosegretario all’istruzione Marco Rossi Doria ritiene che la lingua italiana deve tornare ad essere lo strumento potente e rigoroso per promuovere lo scambio, l’incontro e la comunicazione tra tutti coloro che vivono in Italia. Questo perchè ritiene che la scuola deve tornare ad essere il luogo del rigore nello studio, nella ricerca, nell’educazione e nell’apprendimento, scuola come portale verso il mondo per gli italiani che hanno bisogno di conoscere nuove lingue e culture. Ha ribadito inoltre che la scuola deve iniziare ad essere un ascensore sociale e un luogo privilegiato dell’equità.

 

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