Città di Vicenza

02/03/2012

Inquinamento: il Comune risponde al Ministero dell’ambiente sulle accuse dell’on. Zamparutti con una relazione che elenca tutte le azioni emergenziali e strutturali

"L’aria non è buona, ma il Comune di Vicenza sta facendo tutto ciò che è nelle sue possibilità e competenze per contrastare l’inquinamento, come chiaramente dimostra la lunga relazione che abbiamo inviato al Ministero dell’Ambiente nella quale rispondiamo, punto su punto, all’interrogazione parlamentare dell’onorevole Elisabetta Zamparutti. Un conto sono le provocazioni, che lasciamo alla politica, un conto sono le azioni concrete che questa amministrazione ha messo in atto in un periodo difficilissimo per gli enti locali come quello attuale". Così l’assessore all’ambiente Antonio Dalla Pozza commenta la dettagliata relazione di 6 pagine inviata al Ministero in risposta alle obiezioni dell’onorevole radicale Zamparutti negli stessi giorni in cui i radicali vicentini hanno inscenato sotto Palazzo Trissino una manifestazione contro la presunta inadempienza del Comune rispetto alla lotta alle polveri.

In particolare, la relazione a firma del sindaco contesta l’accusa dell’onorevole radicale di non aver mai adottato un Piano d’azione comunale per il risanamento dell’atmosfera ed elenca in modo estremamente dettagliato tutti gli interventi non solo emergenziali, ma anche strutturali, attuati a Vicenza. Il Piano d’azione, tra l’altro, sarà aggiornato proprio nelle prossime settimane in seguito alle proposte emerse nel tavolo tecnico zonale promosso a dicembre dalla Provincia di Vicenza, nell’ottica del coordinamento tra gli enti interessati.

Quanto all’indicazione dell’onorevole Zamparutti di dover sottoporre ogni Piano d’azione comunale alla VAS, cioè la Valutazione ambientale strategica, l’amministrazione di Vicenza segnala al Ministero che i propri interventi strutturali contro l’inquinamento atmosferico sono contenuti anche nel Piano dell’assetto del territorio e nel Piano urbano della mobilità, entrambi già soggetti a VAS, e che pertanto un ulteriore passaggio di questo tipo sarebbe quantomeno ridondante.

"Non è purtroppo con gli esposti, le interrogazioni parlamentari, "le carte" o i soli atti formali – conclude l’assessore - che si risolvono i problemi dell'inquinamento atmosferico che affliggono tutto il nord Italia. Servono invece risorse per affrontare in modo strutturale le criticità: per questo chiediamo a chi è a Roma di non mettere sul banco degli imputati i Comuni per l'inquinamento atmosferico, dato che ne sono le prime vittime, ma di sostenerli ed affiancarli nel chiedere il ripristino dei fondi per il trasporto pubblico locale, la proroga degli incentivi per rendere più efficienti gli edifici dal punto di vista energetico, e maggiori risorse per le imprese che intendano dotarsi di impianti sempre più efficienti di abbattimento degli inquinanti."

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