Città di Vicenza

15/02/2012

Ampliamento di un edificio rurale della Congregazione delle Suore della Divina Volontà in strada della Paglia

La giunta comunale ha stabilito oggi di accogliere la richiesta di costruzione, in deroga alle distanze dai confini, della Congregazione delle Suore della Divina Volontà, che desidera risistemare e ampliare un edifico rurale di proprietà, e di dichiararne l’interesse generale. La realizzazione dei nuovi edifici, infatti, non rispetterà la distanza minima prevista di 5 metri che sarà ridotta a 4 e a 2 metri.
Del resto la minore distanza interesserà un terreno agricolo anch’esso di proprietà delle suore, mentre i nuovi edifici avranno un carattere sociale.
La giunta ha approvato oggi anche lo schema di convenzione tra Comune e Congregazione.

“La giunta ha accolto senza alcuna difficoltà la richiesta delle suore delle divina volontà – spiega l’assessore all’edilizia privata Pierangelo Cangini -. Innanzitutto perché la riduzione della distanza dal confine riguarda un terreno della medesima proprietà. Inoltre i nuovi edifici verranno realizzati a fini sociali. Sono sicuro che anche il consiglio comunale concederà l’autorizzazione a costruire in deroga alle distanze di confine visto che i nuovi edifici saranno realizzati per motivi di pubblica utilità.”

Nel 1970 la congregazione delle Suore della Divina Volontà ha avuto in eredità un edificio rurale oggi in stato di decadenza situato in strada della Paglia, e ricadente nella zona SP2 “Zona per attrezzature di interesse collettivo”, per il quale è stato predisposto un progetto di recupero e di ampliamento. L’edificio sarà quindi utilizzato per alloggi per anziani, famiglie in difficoltà e come residenza per suore della congregazione a riposo per limiti di età. Inoltre saranno dedicati spazi a sale riunioni, biblioteca, ginnastica, mensa e ad associazioni.
Ora spetta al consiglio comunale prendere la decisione definitiva che se positiva darà la possibilità al sindaco di derogare alle prescrizioni del PRG, visto che si tratta di un edificio ad interesse pubblico.
L’autorizzazione definitiva del consiglio comunale consentirebbe un intervento più articolato rispetto ad una prima fase proposta creando i presupposti per la realizzazione di strutture di pubblica utilità.

“Oggi abbiamo stabilito anche che i nuovi spazi realizzati potranno essere utilizzati, in caso di necessità, anche dal settore servizi sociali– conclude Cangini -. Con un diretto beneficio quindi anche del Comune.”

ATTENZIONE: La notizia si riferisce alla data di pubblicazione indicata in alto. Le informazioni contenute possono pertanto subire variazioni nel tempo, non registrate in questa pagina, ma in comunicazioni successive.