Città di Vicenza

06/02/2012

Emergenza freddo: stamane un vertice dal sindaco Variati per fare il punto sui senza tetto e sulla continuità del servizio del gas metano

Un letto e un pasto caldo per tutte le persona senza fissa dimora a Vicenza. E’ l’obiettivo prioritario del sindaco Achille Variati in questi giorni di grande freddo. “Sono convinto di interpretare il pensiero dei miei concittadini che ogni sera andando a letto danno per scontato che il Comune sta provvedendo anche per chi il letto non ce l’ha, indipendentemente dalle loro storie personali”, ha dichiarato questa mattina Variati dopo un vertice convocato nel suo studio a palazzo Trissino con tutte le strutture che in città si occupano di povertà estrema: servizi sociali comunali, Caritas diocesana di Vicenza (Giovanni Artuso, vicedirettore), Cooperativa Cosep (Daniele Sandonà, presidente), Croce Rossa Italiana (in contatto telefonico) e polizia locale.

Di fronte infatti alla previsioni meteo che indicano vento forte per le prossime 48 ore, possibili nevicate anche in pianura nella giornata di domani e soprattutto un ulteriore abbassamento delle temperature sul finire della settimana, il sindaco ha voluto fare il punto del piano per fronteggiare l’emergenza freddo che si sta manifestando anche a Vicenza per salvaguardare la vita di tutti quelli che in città non hanno un luogo riscaldato dove andare a dormire.

Dalla riunione di questa mattina è dunque emerso che durante l’ultima notte hanno dormito a Vicenza circa 160 persone nelle strutture di accoglienza dedicate ai senza fissa dimora: 83 nelle strutture comunali (59 su 60 posti letto disponibili all’albergo cittadino e 24 su 24 posti disponibili nelle strutture di via Bedin e Settecà gestite dalla Cosep con progetti di inclusione sociale) e 75 posti letto (di cui 15 oltre lo standard) alla Caritas.

“È un numero di persone un po’ più alto rispetto al solito – ha spiegato il sindaco -, ma solo perché in queste occasioni di emergenza vengono a galla tutte, o quasi, le situazioni di povertà estrema. Nelle prossime ore comunque aumenteremo la disponibilità di altri 10 posti letto e in caso di necessità né aggiungeremo degli altri – ha aggiunto Variati -. La mia preoccupazione infatti è in particolare per quella decina di persone senza fissa dimora che ancora non riusciamo a coinvolgere nella rete di solidarietà che la città offre. Si tratta di persone o con problemi di carattere psicologico e relazionale oppure con situazioni giuridiche non in regola. I clandestini, ad esempio, temono di farsi riconoscere con la conseguente attivazione di meccanismi repressivi. Per questo chiediamo ai cittadini di segnalare alla centrale operativa della polizia locale (0444 545311) eventuali persone non protette dal freddo della notte: più che contro il degrado è una collaborazione che chiediamo nel nome della vita”.

Nel frattempo, più con funzione umanitaria che di ordine pubblico, sono già stati attivati sul territorio ulteriori controlli della polizia locale in affiancamento alle unità di strada della Croce Rossa (ogni sera) e della Caritas (una volta alla settimana) che, convenzionate con il Comune, girano di notte tra i punti notoriamente utilizzati come rifugio dai senza tetto per rifornirli di coperte, vestiti, cibo e tè caldo, ma soprattutto per convincerli a richiedere posti letto al caldo.

Non solo senza tetto, comunque. “Tra il 30 gennaio e il 3 febbraio – ha spiegato l’assessore alla famiglia Giovanni Giuliari – i servizi sociali hanno contattato 40 famiglie ritenute a rischio sospensione o chiusura dei contatori di energia elettrica e del gas per incapacità ad affrontare i costi del riscaldamento: assicureremo loro un contributo economico per un impegno complessivo di 10 mila euro”.
“Aim non è un’azienda di assistenza – ha precisato su questo punto il sindaco -, ma di fronte a situazioni di morosità che potrebbero comportare la chiusura del contatore dell’elettricità o del gas è tenuta alla segnalazione preventiva al Comune, in modo che i servizi sociali possano verificare se si tratta di casi sociali. E attualmente non esistono situazioni di questo tipo”.

Oggi pomeriggio, tra l’altro, proprio a causa del grande freddo, la giunta ha deliberato l’ampliamento di 2 ore del tempo che la legge fissa per il funzionamento degli impianti di riscaldamento delle abitazioni: da oggi fino a lunedì 13 febbraio pertanto i cittadini potranno tenere il riscaldamento acceso per un massimo di 16 anziché 14 ore. E se il freddo non calerà, il provvedimento verrà esteso fino a lunedì 20 febbraio.

Infine, Variati ha rassicurato i clienti di Aim Energy (oltre il 90% della clientela privata e produttiva della città) circa la continuità del servizio di erogazione del gas metano, che in questi giorni registra peraltro un aumento del 15% nei consumi rispetto allo stesso periodo del 2011.
A mettere in allarme il sindaco erano state le ultime notizie sulla riduzione della disponibilità di gas metano del produttore russo Gazprom e le dichiarazioni dell’amministratore delegato di Eni, Paolo Scaroni. “Secondo Scaroni – ha spiegato Variati -, nella peggiore delle ipotesi avrebbero potuto esserci problemi di parziale riduzione del rifornimento di gas per le aziende con contratti che lo prevedono, ma ringraziando chi ha sottoscritto questi contratti per Aim Energy, Vicenza non corre questo rischio. Non ci saranno quindi né problemi di approvigionamento né di distribuzione del gas. L’azienda del resto si rifornisce da un grande produttore dell’Europa del Nord, la Shell, che ha una grande disponibilità di materia prima e anche alternativa rispetto al gas russo”.

 

 

 

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