Città di Vicenza

06/02/2012

Progetto “Rebus”, il cibo non consumato nelle scuole distribuito all’Albergo cittadino

Il progetto “Rebus” (Recupero eccedenze beni utilizzabili solidalmente), iniziativa per il riutilizzo del cibo dalle mense scolastiche cittadine, ha preso il via proprio in questi giorni con l’obiettivo di fornire i pasti non consumati a chi è in grave disagio economico.
Il progetto realizzato a Vicenza dall’assessorato alla famiglia e alla pace in accordo con l’assessorato all’istruzione, è stato sviluppato da “Last minute market” iniziativa ideata dall’Università di Bologna, in collaborazione con la Facoltà di Agraria, e in accordo con le Acli provinciali di Verona.
L’obiettivo di “Rebus” è di realizzare una rete locale costituita da imprese, terzo settore e istituzioni per recuperare prodotti di diversa natura: alimentari, editoriali, farmaceutici, agricoli e non alimentari in genere. A seguito della buona riuscita della prima sperimentazione a Verona nel 2005, consistita nel recupero di pasti nelle mense cittadine per fornirli a persone bisognose, il progetto si è allargato e da aprile 2008 è sostenuto dalla Fondazione Cariverona che ne ha consentito l’avvio non solo a Vicenza, ma anche a Mantova, Ancona, Belluno e Bergamo. Il progetto viene realizzato anche a Padova e Rovigo dove è sostenuto, invece, da Cariparo.
L’avvio del progetto “Rebus” avviato in fase sperimentale giovedì 2 e venerdì 3 febbraio e da oggi iniziato ufficialmente con il coinvolgimento della scuola Zecchetto e dell’Albergo cittadino, è stato presentato dall’assessore alla famiglia e alla pace Giovanni Giuliari, dall’assessore all’istruzione Alessandra Moretti, dal dirigente scolastico dell’istituto comprensivo 9 Alcide Norbiato, da Daniele Sandonà, presidente di Cosep, da Sabrina Bonomi,  di Acli Verona, responsabile del progetto “Rebus”,  da Serafino Zilio, presidente di Acli della provincia di Vicenza, Piercarlo Roi, presidente di Acli della provincia di Verona.
“L’idea che sta alla base del progetto “Rebus” – spiega l’assessore alla famiglia e alla pace Giovanni Giuliari -, che vede la collaborazione tra assessorati, era già emersa in consiglio comunale per voce dell’assessore all’ambiente Antonio Dalla Pozza che allora sedeva tra la minoranza. L’obiettivo di “Rebus” è la lotta allo spreco per migliorare la qualità del servizio all’Albergo cittadino che si occupa delle persone senza fissa dimora. L’avvio del progetto ha coinvolto la scuola Zecchetto dalla quale i pasti in eccedenza vengono trasferiti in tutta sicurezza e nel rispetto della norma igienico sanitaria al vicino Albergo cittadino dove vengono utilizzati. L’obiettivo quindi è non solo pratico, ma anche educativo perché l’iniziativa è un invito a prendersi cura delle persone bisognose con senso di responsabilità. Mi auguro che presto anche altre realtà possano essere coinvolte come il mercato ortofrutticolo, la grande distribuzione e l’Ipab”.
“Siamo orgogliosi dell’avvio di questa importante iniziativa che si inserisce all’interno di un progetto organico legato all’educazione in campo alimentare con l’obiettivo di ridurre gli sprechi e i disavanzi nelle scuole – spiega l’assessore all’istruzione Alessandra Moretti -. “Rebus”, progetto sperimentale che spero coinvolgerà anche altre scuole,è possibile grazie alla collaborazione delle Acli e del sostegno della Fondazione Cariverona che ha finanziato l’acquisto di un abbattitore di temperatura collocato all’Albergo cittadino che consente la buona conservazione degli alimenti provenienti dalla scuola Zecchetto. Quello che lanciamo con questa iniziativa è un vero e proprio messaggio rivolto agli studenti e alle famiglie.”
“Ho accolto da subito con entusiasmo la partecipazione a “Rebus” per il quale è stata scelta come prima scuola aderente la Zecchetto che conta 450 alunni e dove vengono serviti 400 pasti al giorno – interviene il dirigente scolastico dell’istituto comprensivo 9 Alcide Norbiato -. Il progetto a scuola viene seguito da una referente da me individuata e vede una forte collaborazione di tutti i soggetti che vi collaborano all’interno della scuola con Cosep che si occupa del trasporto del cibo in avanzo. Mi auguro che il progetto si allarghi anche ad altre scuole.”
“Lo spreco è fisiologico nelle scuole – interviene Sabrina Bonomi, di Acli Verona, responsabile del progetto “Rebus” -; basti pensare anche solo alle assenze dei bambini per malattia che non si possono prevedere. Lo spreco ha però un costo non solo di smaltimento, ma rappresenta una vera e propria spesa per l’ente. Quindi “Rebus” ha obiettivi sia economici che educativi.”
“Rebus ha consentito di recuperare 17 pasti al giorno, pari a circa la metà del fabbisogno giornaliero dell’albergo cittadino dove vengono consumati 40 pasti – sottolinea Daniele Sandonà, presidente di Cosep -: indubbiamente un ottimo risultato.”
Vicenza a breve sottoscriverà una convenzione con Acli di Verona ed ha iniziato la sperimentazione del progetto “Rebus” giovedì 2 e venerdì 3 febbraio. Durante queste prime due giornate il cibo non consumato è stato raccolto alla scuola primaria Zecchetto di via Corellli 12 a cura della cooperativa Cosep di Padova che gestisce per il Comune le strutture di accoglienza dell’Albergo cittadino e di via dei Mille. Il cibo raccolto, conservato e trasportato con adeguata attrezzatura è stato consegnato agli ospiti dell’Albergo cittadino.
Nel primo giorno di sperimentazione, giovedì 2 febbraio, alla scuola Zecchetto sono stati recuperati 1,6 chilogrammi di riso bianco, 11,3 di pasta bianca, 13 di spinaci, 3 di pane, 2 di mais e 1 di insalata. Inoltre non sono state consumate 15 monoporzioni di pasta bianca.
Venerdì 3 febbraio, invece, sono stati raccolti alla Zecchetto 3, 2 chilogrammi di hamburger, 7 di piselli, 8 di cappuccio in insalata.
Il cibo raccolto ha consentito di distribuire all’albergo cittadino, tra giovedì 2 e venerdì 3 febbraio, 34 primi, 27 secondi e 42 contorni.
Dopo questi due giorni di sperimentazione oggi il progetto prenderà il via ufficialmente con il coinvolgimento della scuola Zecchetto, alla quale potranno affiancarsi anche altre scuole.
Già lo scorso anno era stata fatta una rilevazione del cibo non consumato alla scuola Zecchetto proprio per capire se sarebbe stato possibile avviare il progetto anche a Vicenza.

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