Città di Vicenza

26/01/2012

Palazzo Cordellina, completati i cantieri-scuola di restauro degli affreschi a cura degli studenti Engim

Palazzo Cordellina sta tornando a poco a poco al suo originario splendore con gli interventi messi in atto dal Comune di Vicenza, in collaborazione con la scuola Engim Veneto e con il prezioso contributo della Fondazione Cariverona. Durante il cantiere di restauro del palazzo iniziato nel 2007, infatti, sono entrati in campo un paio d’anni dopo anche gli studenti del corso triennale post diploma di Tecnico del restauro di beni culturali architettonici ornamentali dell’ente di formazione accreditato dalla Regione Veneto del Patronato Leone XIII: in tutto un’ottantina di allievi tra i 19 e i 40 anni, tutti diplomati e qualcuno anche laureato, supervisionati da una decina di insegnanti tra restauratori, fotografi e chimici, con l’obiettivo di restaurare gli affreschi e alcuni elementi in pietra dello storico palazzo di contrà Riale della Biblioteca Bertoliana.

Proprio a Palazzo Cordellina, hanno fatto oggi il punto sui cantieri-scuola di Engim Veneto, l’assessore ai lavori pubblici Ennio Tosetto, l’assessore alla cultura Francesca Lazzari, il presidente della Biblioteca Bertoliana Giuseppe Pupillo, il presidente di Engim don Renzo Dalla Vecchia, e gli stessi ragazzi che hanno curato il restauro, assieme ai loro insegnanti.  

La collaborazione tra Comune ed Engim, in realtà, è nata sin dai primi corsi in città dedicati alle figure professionali del restauro, avviati oltre 20 anni fa, col duplice obiettivo di favorire l’occupazione giovanile, soprattutto femminile, e fornire maestranze capaci di conservare i notevoli beni artistici presenti sul territorio. Così, solo negli ultimi due anni, il Comune ha affidato ai futuri tecnici restauratori dell’Engim sia Palazzo Cordellina sia il restauro lapideo della chiesa dei santi Filippo e Giacomo.

“È difficile per il Comune – ha evidenziato Tosetto - disporre delle risorse che servirebbero per tutte le opere necessarie in città. Per Palazzo Cordellina, ad esempio, non avremmo mai potuto permetterci di affidare i lavori a ditte esterne. Invece, grazie anche al generoso contributo complessivo di circa 53 mila euro della Fondazione Cariverona, abbiamo potuto, stanza per stanza, portare avanti il restauro degli affreschi e allo stesso tempo fare formazione di alto livello sui giovani”.

“Grazie a tale virtuoso esempio di collaborazione – ha aggiunto l’assessore Lazzari -, questi spazi della Biblioteca Bertoliana diventeranno sempre più vivi. Vogliamo infatti far conoscere ai vicentini lo splendido Palazzo Cordellina, facendolo diventare un volano per la cultura della città, un simbolo della capacità di fare rete e di far rivivere l’identità di Vicenza in stretto collegamento con la realtà esterna”.

Dal 2009, dunque, sotto la supervisione della Soprintendenza per i beni storici, artistici ed etnoantropologici e della Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici con sede a Verona, i ragazzi Engim, armati di spugne, spazzole, pennelli, acqua distillata, alcol etilico, resine acriliche, acquerelli, bisturi e lenti d’ingrandimento, hanno pulito lo sporco e la polvere dalle decorazioni e dai motivi floreali di stucchi e cornicette, e si sono occupati di tinteggiature, intonaci e ritocchi pittorici.

A fine 2011 avevano così già restaurato le decorazioni e i dipinti murali della volta della sala al pianterreno, della sala delle Sfingi (dove i problemi maggiori erano alla parte inferiore delle pareti per problemi di umidità), della stanza della biblioteca, della prima stanza a destra del piano terra, dei paramenti interni ed esterni, e dei cinque portali, quattro piccoli e uno grande, in pietra tenera dei Berici.

Tra l’altro, il completamento di alcune delle numerose sale del palazzo ha consentito un suggestivo allestimento della mostra “Il segreto di Fogazzaro. Vita e fortuna di uno scrittore nel mondo”, offrendo così ai vicentini un piccolo assaggio di ciò che sarà l’intero palazzo a restauro concluso.

L’amministrazione comunale ha intenzione nel 2012 di affidare ad Engim e ai suoi studenti il restauro di altre sale e, in particolare, il completamento del piano terra, della stanza a destra e dello stanzino a fianco. Ma servirà trovare nuove risorse e finanziamenti.

L’impegnativo lavoro fin qui eseguito dai futuri tecnici del restauro secondo i più rigorosi criteri del settore e le più moderne metodologie tecniche e diagnostiche è stato documentato da una mostra che testimonia con video e tavole le fasi dei progetti di recupero degli affreschi. L’esposizione è stata trasferita dal Forum Center a Palazzo Cordellina, dove è visitabile a partire da oggi.

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