Città di Vicenza

19/01/2012

Debutta “L’avaro in blues”: Molière tra musica e commedia per la Piccionaia-tradimenti

Canta, Arpagone, il suo lamento di capofamiglia. Canta, il vecchio avaro, la sua rete di relazioni domestiche tessuta di odi e di conflitti senza speranza; tutti, per necessità o per comodità, ballano la sua musica: una musica che racconta il peso di veder dilapidato tutto il denaro, una musica che “fa vedere i diavoli blu”. Un blue mood per Arpagone, allora, ne “L’AVARO IN BLUES”, ultima produzione firmata da Ketti Grunchi per La Piccionaia - Tradimenti, in scena in prima nazionale sabato 21 gennaio (ore 21) al Teatro Astra di Vicenza per il cartellone NIENTE STORIE 2011-2012. Lo spettacolo costituisce la seconda tappa del progetto “M di Molière” della Stagione e sta registrando un’ottima affluenza al botteghino: sono infatti ancora pochi i biglietti disponibili per la serata.

La stagione NIENTE STORIE 2011-2012 è curata da La Piccionaia-I Carrara Teatro Stabile di Innovazione per l’Assessorato alla cultura del Comune di Vicenza anche con il sostegno di Ministero dei Beni Culturali, Regione del Veneto, Provincia di Vicenza, Fondazione Antonveneta e Askoll.

Nuovo debutto, dunque, per la giovane formazione nata nel 2009 in seno a La Piccionaia - I Carrara e che, dopo “Sogno di una notte di mezza estate” e “Ciranò e il suo invadente naso”, prosegue il suo percorso di Compagnia di Teatro Popolare d’Arte alla ricerca di “un teatro per tutto il pubblico, dei ragazzi e degli adulti, dei teatri e delle piazze, dei profani e dei critici”. Un percorso artistico che, attraverso i capolavori della grande drammaturgia, affonda nel Teatro Popolare per andare a risvegliare e rimescolare simboli, archetipi, memorie, lavorando sull’equilibrio tra carica ironica e tensione drammatica.

Ne “L’Avaro”, Molière si ispira scopertamente ad  una delle più celebri commedie di Plauto, “Aulularia”, e la ricompone su una partitura intonata alla Commedia dell’Arte: questo spettacolo fa suonare oggi il motivo de “L’Avaro in Blues”. In scena, Marco Artusi, Evarossella Biolo, Matteo Cremon, Davide Dolores, Gianluigi (Igi) Meggiorin e Beatrice Niero proiettano tra le risate il personaggio dell’avaro nella realtà, sottraendolo alla parodia di mestiere per ritrovarne la complessità, la solitudine e le ragioni.

Ma “L’Avaro in blues” è anche occasione di un accoppiamento inusuale e allo stesso tempo fedele ad una tradizione storica del Teatro Popolare: quello tra il teatro e la musica dal vivo. Ma in questo caso le passioni del teatro incontrano quella musica che è la passione stessa: il blues. Le due anime del gruppo, quella teatrale-popolare e quella musicale del blues e del jazz si incontrano: e proprio il blues, musica che da sempre abita i sobborghi, diventa la colonna sonora di una casa che ospita emarginati e personaggi al limite della realtà, raccontando una storia di scarpe rotte, stoviglie sbrecciate, candele accese, pentole vuote.

Ne “L’AVARO IN BLUES” un testo della tradizione popolare, unito a questa nuova colonna sonora, diventa allora paradigma delle passioni umane: l’amore, la paura della perdita, l’odio, la gelosia. L’attaccamento al potere, il rapporto tra le generazioni, la brama di ricchezza, portate alla loro massima potenza, diventano motivo di comicità e di ripensamento. Spiega infatti Ketti Grunchi: “Uno dei testi più antichi, che risale nella sua forma originaria al mondo latino, affronta temi che fanno parte dell’uomo stesso. E la sua forza risiede proprio nella capacità di parlare sempre al presente, perché specchio che riflette le interiorità e i giochi sociali che rimangono immutati nel tempo”.

I biglietti (13 euro intero, 11 ridotto) sono in vendita all’ufficio del Teatro Astra nella nuova sede di Stradella Barche 5 a Vicenza dal martedì al venerdì, in orario 9.30-13 e 15-18. La sera di spettacolo la biglietteria del Teatro Astra apre alle ore 20.

 

La Piccionaia - Tradimenti
L' AVARO IN BLUES
con Marco Artusi, Evarossella Biolo, Matteo Cremon, Davide Dolores, Gianluigi (Igi)Meggiorin, Beatrice Niero,
Drammaturgia e regia Ketti Grunchi
Consulenza artistica Carlo Presotto

Il Blues non si può ripulire più di tanto; dev'essere grezzo e intenso, deve sgorgare spontaneo dai visceri. Il Blues e una buona pronuncia non vanno d'accordo. Per suonarlo bene, devi sporcare, devi spaccare le parole!!!

B.B. King

Arpagone, vecchio e avaro, è odiato dai suoi due figli, Cleante ed Elisa. Cleante odia il padre perché vuole sposare Marianna, la giovane che lui segretamente ama. Elisa, invece, lo detesta perché vuole darla in sposa ad Anselmo, ricco ma anziano. Cleante fa rubare la cassetta dove Arpagone tiene tutte le sue ricchezze pensando di usarla come merce di scambio con il padre per avere Marianna. Ma Arpagone accusa di furto il suo intendente Valerio, che da tempo ha una storia d’amore con Elisa. Tutto s’aggiusta con l’arrivo di Anselmo. Invece di chiedere la mano di Elisa, riconosce in Marianna e Valerio i suoi figli, creduti morti in un naufragio. Convolate a giuste nozze le due coppie di innamorati, Arpagone ritroverà il suo tanto bramato ed adorato tesoro.


Informazioni per il pubblico
Ufficio Teatro Astra
NUOVA SEDE - Stradella Barche 5
Tel. 0444 323725 - info@teatroastra.it
www.piccionaia.org

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