Città di Vicenza

11/01/2012

Sopra le Poste centrali in arrivo uffici e appartamenti di qualità, assessore Cangini: “Operazione positiva per il centro storico, mi auguro che si sblocchi presto anche la riqualificazione del Cinema

“Un intervento che trasformerà le storiche Poste centrali, ormai vuote ai piani superiori, in un ambiente di grande qualità che darà prestigio al centro storico”. E’ positivo il giudizio dell’assessore all’edilizia privata Pierangelo Cangini sull’operazione di riqualificazione del Palazzo delle Poste di contrà Garibaldi. La giunta comunale ha approvato e inviato al consiglio la delibera per la modifica dell’utilizzo del fabbricato che ai piani terra, mezzanino e primo avrà destinazione direzionale e commerciale (58,60% della superficie totale), mentre ai piani secondo e terzo diventerà residenziale (41,40% della superficie totale).

Realizzato nel 1935 su progetto dell’architetto Narducci secondo lo stile tipico del Ventennio, l’edificio è stato notevolmente modificato nel 1967 con un intervento che ne ha modificato il retro e il numero di piani. Nel 2000 il Ministero per i beni ambientali e le attività culturali ha istituito sull’edificio un vincolo, riconoscendolo come “tipica espressione di architettura del Ventennio a Vicenza” e “unica realizzazione di rilievo del programma della commissione di studio nominata dal Comitato Fascista degli Ingegneri nel 1933”.

Con il trasferimento degli uffici direzionali delle Poste in viale Venezia, gran parte del palazzo è rimasto inutilizzato. A giugno la società BELL di Castello di Codego, Treviso, che lo ha acquistato, ha chiesto al Comune il cambio di destinazione. Ne sono seguite l’istruttoria tecnica e la proposta al consiglio comunale di accogliere la richiesta di trasformazione. Quanto al progetto, nell’interrato sono previsti 17 posti auto, cantine e magazzini; al piano terra rimangono gli uffici postali, con la possibilità di lasciar posto, alla scadenza del contratto del 2022, ad uno spazio commerciale di pregio; al mezzanino e al primo piano saranno realizzati complessivamente 8 uffici, mentre ai piani secondo e terzo troveranno posto rispettivamente 4 e 3 appartamenti. Per dare più luce all’edificio e realizzare una sorta di giardino pensile, in accordo con la Soprintendenza saranno demoliti gli interventi del 1967 e ripristinate le forme originali.

“Penso – è la riflessione dell’assessore Cangini – che si tratti di un’operazione molto interessante per il centro storico. Meno positivo è invece quanto sta accadendo in corso Fogazzaro, dove i proprietari del Cinema Corso non sono ancora partiti con la trasformazione in negozi e ristorante, benché il via libera del consiglio comunale risalga all’inizio del 2010. Un angolo di città che poteva diventare un punto di luce continua ad essere un buco nero degradato, al quale si affiancano, in una triste successione, i palazzi splendidi ma ormai vuoti della Camera di Commercio e della Banca d’Italia. Mi rendo conto che la situazione economica è difficile e c’è chi ha dovuto rinunciare a piani di investimento già programmati, ma assicuro che ci sono molti imprenditori ancora interessati ad investire in operazioni anche importanti. Mi auguro pertanto che anche il Cinema Corso esca dall’impasse e con questo obiettivo intendo incontrare al più presto la sua attuale proprietà”.

 

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