Città di Vicenza

23/12/2011

Un Natale di riflessione pieno di doni… dal cuore

Fidas Vicenza ha incontrato questa mattina la città ai piedi del presepio allestito nel cortile di Palazzo Trissino. Un momento dal forte valore umano, per richiamare l’attenzione dei cittadini e di chi vorrebbe donare, ma non ha ancora fatto questo passo, a non esitare. Proprio per questo il presidente Giuseppe Munaretto ha consegnato alla vicesindaco Alessandra Moretti una lettera rivolta al sindaco Achille Variati per raggiungere tutti i vicentini. Proprio oggi, tra l’altro, subito dopo l’incontro in Comune con Munaretto, la vicesindaco si è recato all’ospedale S. Bortolo, dove, per la prima volta, ha donato il sangue.

“La scelta della vicesindaco di diventare donatrice – ha sottolineato Munaretto - è importante per richiamare l’attenzione dei cittadini ed evidenziare, una volta di più, che donare il sangue non costa fatica e non fa male, anzi, oltre ad essere un atto di valore può contribuire a tenere sotto controllo il proprio stato di salute”.

“La donazione rappresenta la generosità e l’altruismo di cui ogni individuo è capace – ha dichiarato la vicesindaco Moretti -. Ciascuno può fare la propria parte anche attraverso un gesto semplice che, tuttavia, fa maturare l’idea di una comunità responsabile e civile che si stringe attorno a chi è meno fortunato. Credo che i giovani sapranno raccogliere questo appello e ancora una volta lanceranno un messaggio forte al mondo degli adulti dimostrando di essere molto più responsabili di quello che si crede”.

Nella lettera al sindaco Munaretto scrive che “non stiamo vivendo soltanto una crisi istituzionale, ma una più complessa modificazione delle abitudini di vita. Le certezze, troppo spesso ancorate a valori materiali, cominciano a venir meno, come l’apparente stabilità alla quale sino a poco tempo fa abbiamo associato il “viver bene”. Saranno molte le rinunce materiali che saremo chiamati a fare, ma i valori non saranno spazzati via”. Fidas Vicenza, dunque, vuole chiedere a tutti i vicentini di fermarsi ad ammirare il bambino che nasce e riflettere al cospetto di quella luce che continua a guidare l’umanità. “Donare non significa privarsi di qualcosa – prosegue Munaretto – ma dare ad altri ciò che si ha, senza guardare alla rinuncia, ma alla condivisione. Riscoprire i valori alla base della nostra esistenza ci permette di capire che ad essere rilevante è ciò che non si può acquistare, ma di cui tutti possiamo aver bisogno”.

“Fidas Vicenza, con le sue oltre 36 mila donazioni, è la terza federata in Italia, prima in Veneto – conclude Munaretto – ma questo non ci può fermare, perché il bisogno di sangue cresce con l’accesso alle cure, alle tecniche chirurgiche sempre più evolute e a molti altri fattori strettamente connessi all’aumento della qualità e delle aspettative di vita”.

L’appello di Fidas Vicenza ai vicentini è chiaro: “Volgete lo sguardo alle Associazioni del dono. Non abbiate paura, trovate la forza di compiere questo gesto d’amore. Vi accompagneremo a donare con il supporto dei nostri giovani, oltre tremila ragazzi vicentini con meno di 28 anni pronti a “dare” per l’altro”.

 

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