Città di Vicenza

16/12/2011

Parte l’ampliamento della Fiera, presidente Ditri: “Una notizia che aspettavamo da 10 anni”, sindaco Variati: “Stiamo costruendo il futuro della città”

L’ampliamento della Fiera come nuovo centro propulsore di Vicenza: ne hanno parlato questa mattina il sindaco di Vicenza Achille Variati e il presidente di Fiera di Vicenza Roberto Ditri, annunciando il rilascio, dal parte del Comune, del permesso di costruire relativo all’ampliamento fieristico.

“E’ una notizia – ha detto il presidente Ditri – che Vicenza, il territorio e in particolare alcuni comparti produttivi, aspettavano da oltre 10 anni. E’ un passo coraggioso che abbiamo compiuto insieme, grazie a un convinto gioco di squadra. E’ un intervento che va nella direzione dello sviluppo e che dà un segnale particolarmente importante in un momento di difficoltà come quello attuale. Fiera di Vicenza, conferma così di voler essere l'Hub  di promozione del suo territorio,  caratterizzato da un alto tasso di creatività e di innovazione".

L’opera comprenderà, in questa prima fase, la realizzazione di un nuovo padiglione fieristico monoplanare di 15 mila metri quadrati e la costruzione di un parcheggio multipiano ad otto livelli con una capienza di circa 600 posti auto, oltre a diverse opere accessorie per la viabilità e l’accesso al quartiere. I primi lavori dovrebbero partire già entro la prima quindicina del mese di gennaio e non interferiranno in alcun modo con le normali attività fieristiche. La previsione è di 22 mesi di cantiere per un investimento di 32 milioni di euro, totalmente a carico di Fiera di Vicenza.

“Oggi – è il commento del sindaco Variati – mettiamo la parola fine alle ipotesi circolate sul possibile abbandono di Vicenza da parte della Fiera, voci sempre contrastate dalla mia amministrazione perché Fiera e città sono un connubio su cui dobbiamo, al contrario, investire, come abbiamo già iniziato a fare condividendo iniziative anche innovative. La Fiera, del resto, fa parte delle identità vicentine, e per questo le siamo accanto nei suoi sforzi imprenditoriali. Promuovendo questo ampliamento stiamo costruendo futuro, perché dall’operazione nascerà un nuovo quartiere di qualità anche estetica, non solo centrato sulle manifestazioni fieristiche, ma su infrastrutture a servizio 365 giorni l’anno della convegnistica, degli appuntamenti culturali, della ricerca. Lì, non a caso, è previsto il passaggio dell’alta velocità con la nuova stazione. Lì ci sarà la porta nord del quartiere fieristico”.

“La riqualificazione che la Fiera si avvia a realizzare – ha aggiunto l’assessore all’innovazione e progettazione del territorio Francesca Lazzari -  fornirà spazi di rilevante interesse pubblico e farà da traino per la riqualificazione ambientale, architettonica e culturale di un quadrante urbanisticamente delicato, come quello della zona industriale, che nel nostro disegno non dovrà più essere luogo di ‘capannoni alla nordest’, ma quartiere vivo, da collegare alla città anche attraverso piste ciclopedonali”.

“Potenziare la Fiera – ha dichiarato l’assessore allo sviluppo economico Tommaso Ruggeri – vuol dire investire su Vicenza, città che non deve assolutamente rinunciare alla sua vocazione manifatturiera. La Fiera è un’infrastruttura indispensabile, in particolare a sostegno e per il rilancio di poli tipici del nostro territorio, come l’oro e la moda”.

“Malgrado le notevoli difficoltà normative – ha aggiunto l’assessore all’edilizia privata Pierangelo Cangini – abbiamo raggiunto l’importante obiettivo del rilascio del permesso di costruire, grazie al lavoro di squadra dei settori comunali dell’edilizia privata, dell’urbanistica, dello sviluppo economico e del patrimonio, dei vertici e dei tecnici della Fiera”.

“Attualmente – ha concluso il direttore generale di Fiera di Vicenza Corrado Facco – ospitiamo ogni anno circa 6000 imprese, 12 manifestazioni fieristiche, 450 mila visitatori. La nuova infrastruttura, che beneficia  anche di un centro congressi completamente autonomo, ci consentirà di incrementare questi numeri, potendo organizzare più manifestazioni contemporaneamente e valorizzando il settore della convegnistica. Il nostro piano industriale FDV 2011/2015 trova in questo storico avvenimento un ulteriore elemento di conferma”.

 

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