Città di Vicenza

15/12/2011

Piano casa, anche per la Regione la delibera comunale è valida ed efficace a tutti gli effetti. Variati: "Ringrazio Zaia che ha saputo garantire gli interessi generali e l’autonomia del consiglio"

La delibera del consiglio comunale sul piano casa è valida ed efficace a tutti gli effetti. Lo conferma un parere dell’avvocatura regionale trasmesso al sindaco dal presidente Luca Zaia. Il tema è noto ed era stato sottoposto dal sindaco alla Regione all’indomani del voto consiliare: è efficace oppure no la delibera che il consiglio comunale ha approvato poco dopo la mezzanotte del 30 novembre? Il Comune riteneva che il provvedimento fosse da considerare assolutamente efficace. Oggi il presidente Zaia ha trasmesso il parere dei legali regionali che lo confermano con queste parole: "sussiste una scarna giurisprudenza che ritiene, in modo uniforme, comunque valida la delibera votata dopo la mezzanotte".

"Penso che la delibera consiliare – è il commento del sindaco Variati – contenga norme che rendono più equi gli interessi della città e della comunità. Imponendo alcune limitazioni in particolare sulle altezze è di garanzia per il centro storico che è un bene Unesco patrimonio dell’Umanità, ma al tempo stesso gli consente di essere un quartiere che deve vivere. L’atteggiamento della Lega locale, per mera speculazione politica, tendeva di fatto a ledere gli interessi della comunità. Al contrario il Pdl, che pure è forza di opposizione, ha tenuto un comportamento responsabile. Ringrazio il presidente Zaia che ancora una volta si dimostra uomo di governo che sa andare oltre gli interessi di parte per garantire quelli generali e il rispetto massimo verso le istituzioni e le autonomie. Esprimo infine soddisfazione per il lavoro importante svolto dall’assessore all’edilizia privata Cangini e dai suoi uffici e che rischiava di andare in fumo".

"La delibera comunale – ha aggiunto l’assessore Cangini – è già in vigore e da oggi, confortati dalla comunicazione regionale, siamo in grado di soddisfare alcune richieste che erano state messe prudenzialmente in stand by".

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