Città di Vicenza

02/12/2011

Piano casa, l’assessore Cangini risponde all’Ance: “Se non ci fosse stato l’ostruzionismo incomprensibile della Lega, ci sarebbe stato tutto il tempo per approvare la delibera entro la scadenza”

“È dal 3 novembre che tutti i membri della commissione territorio avevano in mano la delibera, che è stata poi esaminata nelle due sedute dell’8 e del 15 novembre. Il tempo per studiare il testo quindi c’è stato. Dopodichè per la convocazione della conferenza dei capigruppo e quindi del consiglio comunale ci sono dei tempi tecnici che vanno rispettati”.

È la risposta dell’assessore all’edilizia privata Pierangelo Cangini alle considerazioni dell’Ance (Associazione nazionale costruttori edili), manifestate attraverso la stampa locale, sull’approvazione della delibera sul piano casa oltre il tempo massimo consentito.

“In consiglio comunale – ricorda Cangini - ci sono volute sei ore per approvare 29 ordini del giorno sui circa 300 documenti presentati inizialmente dalla Lega, che aveva l’intento politico, francamente incomprensibile e non motivato né spiegato in alcun modo, di fermare il provvedimento, perché altrimenti ci sarebbe stato tutto il tempo per adottarlo nei termini previsti dalla normativa regionale. In ogni caso, stiamo già facendo tutto il possibile con la Regione perché la delibera, oltre che valida, venga riconosciuta anche efficace e quindi pienamente applicabile”.

“Sottolineo una volta di più – conclude l’assessore – che la delibera da noi costruita, anche con il concorso degli ordini professionali e delle associazioni di categoria, adatta la legge regionale, migliorandola: in particolare, a differenza di quanto scelto di fare da altre città capoluogo venete che hanno ‘blindato’ i centri storici, consente interventi anche all’interno dell’area monumentale, naturalmente con i giusti vincoli che devono esserci per tutelare il patrimonio architettonico vicentino. Al contrario, la legge regionale, che sui centri storici lascia volutamente un ‘vuoto’ affinchè venga colmato dai Comuni, consente molta meno libertà di intervento. Proprio per questo è del tutto incomprensibile la scelta di ostruzionismo e boicottaggio praticata dalla Lega: una scelta che penalizza le famiglie e le attività commerciali e artigianali del centro, motivata solo dalla volontà tutta politica di bloccare il lavoro dell’amministrazione comunale”.

 

 

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