Città di Vicenza

01/12/2011

Polizia locale: tunisino imbarcato su un volo per Tunisi poche ore prima di convolare a nozze con una vicentina

Tunisino clandestino stava per convolare a nozze con una vicentina, ma poche ore prima del matrimonio viene fermato in città dalla polizia locale per imbarcarlo a Venezia sul primo volo diretto per Tunisi. Il tutto è successo negli ultimi due giorni a Vicenza.

Sul capo del ventitreenne Omar Kasdaoui pendevano infatti due provvedimenti di espulsione disattesi: il primo emesso dalla prefettura di Brindisi nel dicembre 2008 appena dopo lo sbarco illegale del nordafricano a Lampedusa, dove era giunto via mare dalla Libia, e il secondo emesso dalla prefettura di Rimini il mese successivo.

Dopodichè il tunisino irregolare è evidentemente giunto a Vicenza, dove ha conosciuto un’italiana residente in città e insieme hanno deciso di sposarsi con rito civile, fissato negli uffici del Comune per il 29 novembre scorso alle 17.

Il giovane straniero però non sapeva che la polizia locale era sulle sue tracce da almeno un paio di settimane, grazie ad un’attività di controllo che ha messo in luce una discordanza di alcune lettere nel suo cognome emersa dal confronto tra i rilievi fotosegnaletici effettuati nel 2008 in concomitanza dello sbarco in Italia e i documenti d’identità richiesti dal giovane al consolato di Milano per potersi sposare a Vicenza.

Dopo una serie di controlli sulle abitudini del giovane, l'operazione del comando di contrà Soccorso Soccorsetto, concordata con l'ufficio immigrazione della questura, è scattata dunque due mattine fa portando al fermo dello straniero. Kasdaoui è stato infatti trovato all’aperto in via Durando in compagnia della futura sposa a poche ore dalla celebrazione del matrimonio, che, se fosse andata in porto, avrebbe annullato, di fatto, i due provvedimenti di espulsione.

Completata quindi la procedura di rito, compresa l'udienza dal giudice di pace, gli accertamenti e la prenotazione del volo diretto in Tunisia, ieri mattina la polizia locale ha proceduto con l’accompagnamento coatto del giovane alla frontiera di Venezia, dove alle 10.45 Kasdoui è stato imbarcato sul volo TU473 e alle 11.05 ha lasciato il territorio nazionale, sapendo che non potrà ritornare in Italia prima di dieci anni come stabilito dal prefetto di Rimini.

“Sottolineo il notevole lavoro svolto dalla polizia locale in collaborazione con le altre forze dell’ordine per assicurare il rispetto del principio di legalità – commenta l’assessore alla sicurezza del Comune di Vicenza, Antonio Dalla Pozza -. Soprattutto perché il comando è riuscito ad intervenire in tempo per non veder vanificata tutta l'attività svolta dalle questure di Brindisi e Rimini”.

 

 

 

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