Città di Vicenza

25/11/2011

Variati e Lazzari ai consiglieri del PDL che contestano gli investimenti per la riapertura del monumento: “La Basilica è il nostro tesoro, assurdo polemizzare sulle iniziative di rilancio”

”La Basilica è il nostro tesoro, il petrolio che una città a vocazione turistico-culturale come Vicenza deve assolutamente sfruttare dopo il lungimirante restauro avviato meritoriamente dalla precedente amministrazione. E’ assurdo dividersi adesso e polemizzare sulle iniziative per il suo rilancio. Al contrario, dobbiamo tutti insieme coalizzarci per sfruttare al massimo l’impatto generato dalla sua riapertura. Sarà un’opportunità straordinaria. Un volano irrinunciabile per Vicenza patrimonio Unesco e culla del Palladio, tanto più in un momento di crisi economica come quello attuale”. Risponde così, il sindaco Achille Variati, ai consiglieri del PDL che in un’interrogazione contestano la scelta di organizzare una grande mostra per la riapertura della Basilica e criticano gli investimenti per consentire all’edificio di ospitare eventi di caratura internazionale. E aggiunge: “Vicenza, secondo i più recenti dati regionali, è la città veneta che ha registrato, con un +16%, la maggior crescita percentuale di afflusso turistico. Ai turisti che finalmente guardano alla nostra città dobbiamo rispondere senza indugi con iniziative e servizi di qualità e grande impatto. Questa è la nostra vera risorsa, la nostra occasione per rimettere in moto lo sviluppo del territorio”.

“Proprio per questo – aggiunge l’assessore alla cultura Francesca Lazzari - abbiamo destinato 500 mila euro non certo ad una singola mostra, ma agli arredi e alla dotazione tecnologica che resteranno per sempre a servizio della Basilica e di tutte le funzioni che esprimerà, dalla biglietteria al bookshop, dal guardaroba all’area noleggio audioguide. Proprio per questo abbiamo scelto il traino della grande esposizione per la riapertura del monumento, non in contrasto con quanto suggerito dal professor Sacco, anzi in linea con il suo studio che individua nelle esposizioni importanti a caratura internazionale una delle sette aree funzionali del monumento. E’ peraltro evidente che la gestione del manufatto palladiano non può solo limitarsi all’organizzazione di grandi eventi, ma nel momento in cui si restituisce la fruibilità di un così importante contenitore, proporre una mostra per tutti e di grande impatto diventa la modalità più efficace per aprire alla città intera e ai visitatori la Basilica, icona di vicentinità, di Palladio e di internazionalità”.

“D’altra parte – conclude l’assessore Lazzari – la Fondazione Cariverona ha destinato un’importante cifra offrendo, dopo il restauro, anche la mostra inaugurale. Non rispondere alle aspettative anche di tipo organizzativo che l’evento comporta sarebbe stato quantomeno inopportuno”.

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