Città di Vicenza

24/11/2011

Centenario della morte di Antonio Fogazzaro, venerdì 25 novembre presentazione di due eventi collaterali all'esposizione di Palazzo Cordellina

Nell’ambito delle celebrazioni per il Centenario della morte di Antonio Fogazzaro, l’assessorato alla cultura e la Biblioteca civica Bertoliana venerdì 25 novembre a Palazzo Cordellina presenteranno due appuntamenti che affiancheranno la grande mostra "Il segreto di Fogazzaro. Vita e fortuna di uno scrittore nel mondo" allestita presso Palazzo Cordellina.
Alle 17 il professor Luciano Morbiato, docente di Storia delle tradizioni popolari all'Università di Padova, parlerà degli illustratori delle opere di Fogazzaro. Il professor Morbiato ha collaborato per la realizzazione della mostra "Il segreto di Fogazzaro. Vita e fortuna di uno scrittore nel mondo" con il contributo pubblicato nel catalogo "Album Fogazzaro", punto di partenza per la scelta dei documenti esposti nelle tre bacheche dedicate soprattutto alle illustrazioni di Piccolo Mondo Antico. Esse si dispongono come una serie di traduzioni iconografiche del contenuto verbale del capolavoro fogazzariano, che non è soltanto al centro dell’arco creativo del suo autore (quarto di sette romanzi), ma appartiene al canone del romanzo otto-novecentesco italiano e colloca Fogazzaro tra Manzoni e Svevo, anche nella prospettiva della ricezione europea.

Alle 18.30 l’inaugurazione dell’esposizione "Fogazzaro in libri d’artista. Libri dai libri" realizzata in collaborazione con il Comune di Schio. Allestita in una sala riccamente affrescata dello stesso Palazzo Cordellina, l’originale esposizione raccoglie la sezione di libri d’artista ispirata dalle opere di Antonio Fogazzaro, in precedenza esposta alla Mostra internazionale dei libri d’artista "Fogazzaro-Andric libri dai libri", allestita nel Palazzo Fogazzaro di Schio dal 16 aprile al 1 maggio 2011 e curata da Valeria Bertesina.

Libri dai libri, colori dal pensiero, immagini dalle parole. 17 artisti italiani si sono cimentati a realizzare libri singolari, che invitano a farsi toccare, sfogliare, guardare piuttosto che farsi leggere: sono la concretizzazione di un’ispirazione che ha preso le mosse da un romanzo, un capitolo, una citazione di Antonio Fogazzaro, sono dialoghi a distanza, silenziosi come quello tra la marchesa e don Giuseppe, in Piccolo mondo antico: «I due non scambiavano, quasi, parola; e appunto la sola musica potrebbe dire il loro silenzio pieno di senso, le comunicazioni non inconscie [sic] delle loro anime, comunicazioni di pietà vicendevole». Qui è l’arte, anziché la musica, che prova a dire quel silenzio.

Perché oggi come ieri l’artista (anche se in grado di assorbire influssi e suggestioni da ogni parte del mondo) non può che dire di sé, della sua terra, della sua gente nei colori di una pagina, nell’astrazione di un monotipo, nel bianco e nero di un’incisione.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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