Città di Vicenza

22/11/2011

Contro il divieto di fermata dei treni tedeschi Comune, Provincia e Camera di commercio si appellano al Garante della concorrenza e al Commissario europeo ai trasporti

No alle fermate dei treni italo- austro-tedeschi a Vicenza: Comune, Provincia e Camera di commercio si appellano al Garante della concorrenza e del mercato e al Commissario europeo ai trasporti segnalando la decisione come “lesiva dei diritti ed interessi degli utenti e della concorrenza”.

La vicenda è nota: nel 2010 il Ministero dei trasporti ha impedito sul territorio italiano le fermate intermedie dei treni DB-OBB EuroCity, gestiti dal consorzio Deutsche Bahn, da Ferrovie Federali Austriache (OBB) e dalla società italiana Le Nord, sulle tratte che collegano Monaco di Baviera e Innsbruck con Milano, Bologna, Venezia.

In seguito alle proteste dei consumatori, a giugno, per quanto riguarda la tratta Monaco - Venezia il Ministero ha ripristinato le fermate di Bolzano, Trento, Rovereto e Verona, ma non quelle di Vicenza, Padova e Venezia-Mestre.

Ciò comporta che le tre città venete risultino servite soltanto da Trenitalia, obbligando gli utenti che vogliono prendere treni veloci da e per la Germania a raggiungere Verona e Venezia con treni regionali.

Di qui la segnalazione al Garante della concorrenza e al Commissario europeo ai trasporti da parte di Comune, Provincia e Camera di Commercio che sottolineano come la decisione comporti “il perpetuarsi di una situazione di monopolio dei trasporti ferroviari nelle città di Vicenza, Padova e Mestre, da parte di Trenitalia e Ferrovie dello Stato, che impedisce il libero svolgersi di una piena concorrenza di settore e il conseguimento di tangibili benefici agli utenti del trasporto ferroviario, nuoce ai diritti e agli interessi di questi ultimi, oltre che alla popolazione dei territori interessati”.

La richiesta, al Garante e al Commissario europeo, è di aprire un’istruttoria per verificare se siano state violate le regole della concorrenza da parte del Ministero dei trasporti, delle ferrovie dello stato, di Trenitalia e di Rfi.

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