Città di Vicenza

18/11/2011

Verso la messa in sicurezza di Ca’ Tosate: si parte la settimana prossima con la pulizia della sponda destra del Bacchiglione, entro Natale via ai lavori per rifare l’argine golenale

Buone notizie in arrivo per le 30 famiglie che vivono a Ca’ Tosate, località storicamente afflitta dagli allagamenti. Ieri sera, in un incontro pubblico organizzato a Campedello, il sindaco Achille Variati e il presidente del consorzio Alta Pianura Veneta Antonio Nani hanno annunciato ai residenti che la settimana prossima partiranno i lavori di pulizia della sponda destra del Bacchiglione e, soprattutto, che entro Natale cominceranno i lavori per la riduzione del rischio idraulico della zona che nell’ultimo anno è "andata sotto" ben quattro volte.

Il genio civile ha dato infatti il via libera ad un intervento di ripristino e prolungamento dell’argine golenale sul lato della pista ciclabile che metterà al riparo la strada e le abitazioni dagli allagamenti ormai all’ordine del giorno anche in caso di eventi di media intensità.

"I residenti di Ca’ Tosate – ha dichiarato il sindaco - meritavano un progetto che permettesse loro di tornare a guardare con fiducia al futuro. Troppe volte questa parte della nostra città ha pagato un prezzo molto alto. A Vicenza non ci sono cittadini di serie A o di serie B: ogni quartiere, ogni frazione, concorre a definire la nostra comunità. E merita rispetto e attenzione. Ca’ Tosate ha molto sofferto. Era nostro dovere far partire un primo progetto che contribuirà a dare sicurezza e tranquillità ai residenti".

L’intervento, come è stato illustrato ieri sera ai residenti, prevede la riprofilatura della sponda destra del fiume che ha subito alcuni smottamenti, il ripristino di un tratto che non esiste più da decine di anni e il suo prolungamento fin verso l’autostrada per circa un chilometro. L’argine golenale sarà rialzato di 60 - 80 centimetri, ma sarà sempre più basso di una quarantina di centimetri rispetto alla pista ciclabile che costituisce l’argine maestro.

In corrispondenza dell’affluente Ariello e di un’altra piccola roggia saranno installate due "clapet", valvole che impediscono il rigurgito delle acque dal Bacchiglione; in caso di necessità le acque delle due rogge saranno pompate da due idrovore.

La progettazione dell’opera è stata curata dal consorzio Alta Pianura Veneta che con Comune e genio civile ha individuato la soluzione tecnica per risolvere l’annoso problema.

Il consorzio ha stanziato 150 mila euro per realizzarla, mentre il Comune ha messo a disposizione la terra di sua proprietà sbancata dal bacino di laminazione di Carpaneda, che dal punto di vista economico vale altrettanto.

Ieri sera, con il sindaco, l’assessore ai lavori pubblici Ennio Tosetto, il presidente del consorzio Antonio Nani e i tecnici Gianfranco Battistello (genio civile) e Francesco Norbiato (Alta Pianura Veneta) hanno illustrato ai cittadini l’iter che ha condotto alla scelta di questo intervento.

Nei mesi scorsi, infatti, consorzio e Comune hanno prospettato al genio quattro soluzioni: un rialzo arginale attorno a tutto il nucleo storico, un rialzo più allargato, in modo da comprendere anche alcune case sparse, l’arginatura della roggia Ariello e, appunto, il ripristino e prolungamento dell’argine golenale del Bacchiglione, con l’inserimento delle due valvole in corrispondenza degli affluenti.

Il genio civile, dopo aver fatto alcune simulazioni, ha dato parere positivo alla progettazione della messa in sicurezza del nucleo storico attraverso il rialzo che lo protegga dalle esondazioni. L’intervento, però, costa oltre 500 mila euro, al momento non finanziati, e comporta una serie di espropri che richiedono un iter piuttosto lungo. Si è quindi deciso di partire con la soluzione del prolungamento dell’argine golenale, la cui realizzazione è molto più rapida. In un secondo tempo, ottenuti i finanziamenti necessari, si potrà dar corso anche al rialzo attorno al centro abitato che, con gli indispensabili bacini di laminazione a nord della città, metterà definitivamente al riparo Ca’ Tosate anche dagli eventi più disastrosi. Soddisfatti i residenti, che dopo tanti anni di allagamenti, intravedono la fine del loro disagio.

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