Città di Vicenza

18/11/2011

Variati al dibattito regionale sulla sicurezza urbana organizzato in Fiera: "Si vuole un sindaco sceriffo o un sindaco tradizionale? Serve chiarezza"

Il dilemma tra il sindaco sceriffo e il sindaco "semplice" capo di una comunità è stato lo spunto di riflessione che il primo cittadino di Vicenza, Achille Variati, ha portato al dibattito regionale sulla sicurezza urbana, organizzato stamani in Fiera a Vicenza.

All’incontro, moderato dal direttore del Corriere del Veneto Alessandro Russello per l’apertura della manifestazione fieristica Security Exhibition, oltre a Variati hanno partecipato l’assessore regionale alla polizia locale e alla sicurezza Massimo Giorgetti e i sindaci di Padova, Flavio Zanonato, e di Rovigo, Bruno Piva.

"La cosa più urgente in Italia - ha detto Variati - é fare chiarezza. Lo dimostra quanto è successo con i profughi. Questi stranieri sono stati assegnati dallo Stato ai Comuni come profughi. Noi li abbiamo accolti, organizzando progetti per avviarli ad un lavoro, ma non possono lavorare finché non ne viene stabilito lo status e ora ci dicono che molti sono in realtà clandestini. Ciò significa che c’è totale mancanza di chiarezza, totale confusione e inadeguatezza delle leggi e delle regole".

Per Variati, però, ancora più importante è fare chiarezza sul ruolo dei sindaci in materia di sicurezza e sugli strumenti a disposizione dell'ente locale per affrontare questo problema, per il quale da tempo si attendono leggi sui poteri d’ordinanza e sulla riorganizzazione delle polizie locali: "Bisogna decidere - ha affermato - se il sindaco é "solo" capo di una comunità, di cui deve leggere la domanda sociale, assicurare la coesione, garantire i servizi, e quindi di sicurezza si interessa solo in termini di collaborazione e confronto con il prefetto, che resta l'unico responsabile formale e sostanziale della sicurezza pubblica con il questore e per conto del governo centrale, oppure se, più all'americana, il sindaco deve diventare il responsabile della sicurezza urbana, ma allora con strumenti e poteri chiari, definiti, forti. Oggi siamo in una situazione ambigua e confusa: all'italiana. Si scelga tra i due modelli. Con chiarezza".

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