Città di Vicenza

09/11/2011

Dalle ordinanze a termine al regolamento: diventa permanente il contrasto alla mendicità molesta e al bivacco con camper e roulotte

In vista della scadenza improrogabile del 30 novembre delle due ordinanze contro la mendicità molesta e il bivacco con camper e roulotte, la giunta vara le contromisure e propone al consiglio comunale di inserire due nuovi articoli nel regolamento di polizia urbana. Da provvedimenti a tempo determinato, quindi, le due azioni di contrasto del degrado urbano diventeranno permanenti.

“Avevamo atteso che venisse emanata la legge sulla sicurezza urbana promessa dal Ministro Maroni fin dall’aprile scorso – commenta l’assessore alla sicurezza Antonio Dalla Pozza -, ma non è arrivata e chissà quanto ancora dovremo aspettare, visto le recenti vicissitudini del Governo. Per questo abbiamo provveduto autonomamente, in modo tale che le due ordinanze non scadano senza che ci sia una norma di carattere repressivo che garantisca ai cittadini di non avere il disturbo della mendicità molesta e del bivacco con camper e roulotte nelle varie parti della città”.

“La nostra iniziativa è dovuta alla sentenza della Corte Costituzionale del 4 aprile scorso – precisa Dalla Pozza - che di fatto non permette più l’emanazione di ordinanze a valenza generale, cioè valide a tempo indeterminato e su tutto il territorio comunale, e che ci obbliga a perdere uno dei deterrenti più efficaci, la denuncia penale”. L’unica differenza tra le ordinanze e il regolamento infatti è che decade una delle sanzioni accessorie, ovvero la possibilità di denunciare, ai sensi dell’articolo 650 del codice penale, i trasgressori recidivi. “Ciononostante – aggiunge l’assessore - continueremo a proporre al questore e al prefetto i nominativi dei cittadini stranieri che si rendessero protagonisti di violazioni ripetute, per richiedere provvedimenti di allontanamento dall’Italia comunque consentiti dalla norma”.

Per quanto riguarda la mendicità, con l’occasione la giunta ha allargato la sfera d’azione del regolamento, oltre che in prossimità di chiese, ospedali e cimiteri, anche in tutta l’area ricompresa all’interno della cerchia cinquecentesca delle mura cittadine. L’entità delle sanzioni pecuniarie, invece, verrà fissata dalla giunta dopo l’approvazione della delibera di modifica del regolamento da parte del consiglio comunale.

L’assessore Dalla Pozza precisa inoltre perché non sono state inserite nel regolamento le altre ordinanze contro il degrado urbano: “Per l’ordinanza anti-alcol non era necessario perché quello non fu un provvedimento emesso sulla base del ‘decreto Maroni’ e quindi sfugge alle censure della Corte costituzionale. Invece, la trasformazione in articoli di regolamento dell’ordinanza anti-prostituzione è in fase di approfondimento giuridico, perchè c’è il serio rischio di entrare in contrasto con la legge, che non vieta la prostituzione su strada. Stiamo comunque attendendo il termine del 31 gennaio 2012 – aggiunge - per decidere con quali strumenti procedere successivamente insieme agli altri tre Comuni contermini che hanno firmato ordinanze simili alla nostra”.

“Un effetto delle ordinanze è comunque evidente – conclude Dalla Pozza -: salvo qualche sporadico caso, il tratto di statale 11 che va da Altavilla a Vicenza è praticamente liberato dalla presenza di prostitute. Resta il fatto che è responsabilità del legislatore normare il fenomeno”.

 

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