Città di Vicenza

05/11/2011

Ciclo di Spettacoli Classici al Teatro Olimpico: si chiude la collaborazione con il Teatro Stabile del Veneto, la direzione artistica passerà al regista lituano Nekrosius

Ciclo di Spettacoli Classici al Teatro Olimpico: si cambia. Nei giorni scorsi è stato infatti approvato dalla giunta comunale, su proposta dell’assessore alla cultura Francesca Lazzari, un doppio cambio di passo sulla gestione della manifestazione più longeva della programmazione culturale cittadina: chiusura del rapporto di collaborazione con il Teatro Stabile del Veneto e coinvolgimento nella direzione artistica di un nome di assoluto prestigio internazionale, quale il regista lituano Eimuntas Nekrosius, che ha già garantito la sua disponibilità per la stagione 2012. La “nuova frontiera” nella gestione del Ciclo passerà anche per il coinvolgimento operativo della Fondazione Teatro Comunale “Città di Vicenza”.

Questo, in sintesi, il senso del documento che l’assessore Lazzari ha presentato mercoledì alla giunta e che nei prossimi giorni si tradurrà nello sviluppo dei vari aspetti di natura artistica e gestionale connessi a una manifestazione così complessa.

“Con la riapertura fra un anno della Basilica Palladiana con la grande mostra curata da Marco Goldin - evidenzia il sindaco Achille Variati - e il partenariato in costruzione con il museo russo dell’Ermitage, la chiamata di Nekrosius alla direzione artistica dell’Olimpico completa un trittico di progetti del tutto straordinari per la nostra città. Vicenza ha alcune caratteristiche eccezionali, come appunto il Teatro Olimpico, unico al mondo, o la concentrazione di monumenti palladiani: meritava opportunità altrettanto eccezionali per poter rivendicare un ruolo da protagonista sulla scena culturale e turistica internazionale. La mia amministrazione ha perseguito con tenacia questo obiettivo, a partire dall’ottimo lavoro fatto dall’assessore Lazzari, e può ora lanciare con orgoglio progetti straordinari che si concretizzeranno già l’anno prossimo, in proficua interazione l’uno con l’altro”.

Negli ultimi anni, lo svolgimento dei Cicli di Spettacoli Classici si era svolto sulla base di una convenzione triennale, scaduta il 31 ottobre, con l'associazione Teatro Stabile del Veneto. La convenzione disciplinava lo svolgimento delle rassegne 2009/2010/2011 e il relativo utilizzo del Teatro Olimpico.

“Si trattava quindi di valutare l’eventuale rinnovo o meno della convenzione con lo Stabile, - afferma l’assessore Lazzari -, sulla base di una progettualità culturale per il Teatro Olimpico che tenesse conto di vari, importanti fattori come il prestigio della manifestazione (associato sia allo spazio scenico dove essa si svolge che alla longevità del Ciclo, iniziato nel 1934); l'appeal presso il pubblico, la stampa e gli addetti ai lavori; l'attrattiva anche turistica che un progetto per l'Olimpico dovrebbe sempre considerare, ma soprattutto la possibilità di coniugare la forza della proposta culturale con un pensiero di reale reinterpretazione del concetto di "classico" che, pur nel rispetto del passato, sovvertisse i tradizionali schemi rappresentativi e offrisse una proposta attenta anche ai linguaggi contemporanei e a quanto va accadendo nella scena internazionale”.

“La collaborazione con lo Stabile, soprattutto negli ultimi due anni, con l'arrivo di Alessandro Gassman alla direzione artistica - prosegue l’assessore -, ha sicuramente segnato una svolta rispetto alla direzione precedente di Luca De Fusco ma, per varie ragioni, non ha centrato del tutto gli obiettivi di eccellenza per un palcoscenico prestigioso come quello dell'Olimpico”.

È stato quest'ultimo uno dei motivi, assieme a quello più strettamente economico, che ha spinto il Comune a recedere lo scorso anno dall’associazione Teatro Stabile, nella convinzione che la partnership con questa pur importante istituzione culturale avrebbe potuto e dovuto dare esiti più soddisfacenti di quelli ottenuti (in termini di partecipazione di pubblico, appeal internazionale, gradimento presso gli addetti ai lavori), ma soprattutto avrebbe dovuto sorreggersi su una progettualità organica e dedicata, che avesse al centro del percorso artistico il teatro coperto più antico del mondo e non, viceversa, una serie di spettacoli da modellare più o meno facilmente sulle caratteristiche del tutto particolari dello spazio palladiano.

Sono diversi anni (ovvero dal 2003, quando lo Stabile ha iniziato a gestire direttamente il Ciclo di Spettacoli Classici, dopo due anni in cui aveva comunque svolto ruolo di direzione artistica), che la titolarità sta in capo a un organismo extravicentino, per quanto di riconosciuta importanza, e di cui il Comune era diventato appositamente socio. Si ritiene  sia giunto il momento di tornare a rimettere la programmazione dell'Olimpico al centro della proposta culturale vicentina, con una decisa svolta al percorso sin qui seguito. Due gli obiettivi considerati prioritari: il coinvolgimento nella gestione del Ciclo di un organismo cittadino di comprovata affidabilità e la direzione artistica in capo a una personalità teatrale di livello internazionale quale è Eimuntas Nekrosius, artista che per la sua cifra stilistica e progettuale si è ritenuto particolarmente adatto a rilanciare la stagione di prosa all'Olimpico.

Nekrosius è tra i registi più acclamati nei palcoscenici di tutto il mondo per capacità innovativa, originalità delle proposte, profondità di lettura dei repertori teatrali classici. Le sue regie gli sono valse numerosi premi internazionali e nel 2005 si è anche cimentato con la regia lirica. In questi ultimi mesi, i colloqui preliminari avuti con il regista lituano sono sfociati in un suo assenso ad assumere la direzione artistica del Ciclo di Spettacoli Classici per il 2012, con opzione sul 2013.

La gestione del progetto dovrà comunque svilupparsi sulla base delle scelte artistico-progettuali definite dalla direzione artistica, sotto il coordinamento dell’assessorato alla cultura, sulla base di una piena condivisione operativa di tutte le fasi del progetto con la Fondazione Teatro Comunale. Per non disperdere il patrimonio di discussione uscito dall'esperienza del Laboratorio Olimpico, vi sarà inoltre un dialogo costruttivo con l'Accademia Olimpica.

I dettagli della programmazione del Ciclo 2012 saranno definiti nei prossimi giorni ma è certo che prevederanno uno spettacolo di Nekrosius in prima assoluta mondiale pensato appositamente per il Teatro Olimpico, oltre a un’altra rappresentazione in prima nazionale, a laboratori e incontri con il pubblico. Il maestro sarà presente personalmente nel periodo della stagione classica. Nel contempo, sviluppando ulteriormente il rapporto di collaborazione con la Fondazione Teatro Comunale “Città di Vicenza” di cui il Comune è socio fondatore, sarà sottoscritta nei prossimi giorni una specifica convenzione che disciplinerà la collaborazione tra i due enti per la gestione operativa del Ciclo di Spettacoli Classici.

“Attendiamo con molto interesse di poter costruire questo nuovo progetto per l’Olimpico, con il coinvolgimento di una personalità artistica così prestigiosa, come è Nekrosius – conclude l’assessore -. Al tempo stesso, nel chiudere il rapporto con il Teatro Stabile del Veneto, desidero ringraziare il direttore artistico Alessandro Gassman, la presidente Laura Barbiani e tutto lo staff per la collaborazione prestata in questi anni, nella convinzione che potranno esservi altre opportunità di dialogo e confronto con la più importante istituzione teatrale della nostra regione”.

 

Cenni biografici

Eimuntas Nekrosius si è diplomato all'Istituto dell'Arte Teatrale Lunacarskij di Mosca (1978). A venticinque anni è diventato direttore e regista stabile al Teatro dei Giovani di Vilnius, dove ha debuttato con Gusto di miele di Delaney (1976). Nel 1981 ha messo in scena uno spettacolo dedicato al pittore naïf georgiano Pirosmanisvili (Pirosmani, Pirosmani), che per la potenza figurativa e l'intensità dell’interpretazione ha ottenuto un successo clamoroso, non solo in patria ma in tutti i festival europei di cui è stato ospite. Lo stesso è avvenuto per la successiva serie di testi, per lo più classici. In questi spettacoli, ovunque accolti come autentiche rivelazioni di un talento unico nell’attuale contesto europeo, il testo viene spezzato, smontato e rimontato, diventa occasione per una rilettura visionaria, fantastica, con suggestive invenzioni gestuali e scenografiche. Nekrosius è vincitore di numerosi premi nazionali in campo artistico. Dal 1991 ha lavorato come direttore residente del Festival Teatrale Internazionale Lituano LIFE. I suoi spettacoli prodotti dal Festival LIFE includono Mozart e Salieri, Don Giovanni, Peste di Puskin (1994), Le tre sorelle di Cechov (1995). Nel 1994 ha ottenuto il Premio Europa per le nuove realtà teatrali attribuito da Taormina Arte col patrocinio della Comunità Europea e dell’Union de Théatres de l’Europe.

Nel 1997 Nekrosius ha realizzato una delle sue regie più fortunate - Amleto di Shakespeare - che ha partecipato a quasi tutti i principali festival teatrali europei e ha ricevuto numerosi premi, fra i quali il Premio Ubu per il miglior spettacolo teatrale straniero presentato in Italia. Dal 1998 il regista lituano lavora come direttore artistico del Teatro Studio "Meno Fortas" di Vilnius.

Nel 1999 e nel 2000 i suoi spettacoli hanno ricevuto il Premio Maschera d'Oro da parte dei critici teatrali russi per la migliore rappresentazione teatrale straniera in Russia, e un nuovo Premio Ubu in Italia. Nel 2001 ha ricevuto il Premio Stanislavskij per il contributo personale apportato al teatro mondiale.

Dal 1999 Nekrosius ha cominciato a tenere laboratori di recitazione e regia in diversi paesi europei.  Nel 2002 ha debuttato nella regia lirica al Teatro Comunale di Firenze, con Macbeth di Giuseppe Verdi, ripreso l’anno dopo al Teatro Massimo di Palermo. Nel 2005 ha chiuso trionfalmente il 68° Maggio Musicale Fiorentino con Boris Godunov di Modest Musorgskij.

Negli ultimi anni, dopo aver affrontato con straordinaria profondità il teatro di Goethe, Čecov, Gogol’, Puškin e Tolstoj, Nekrosius si è confrontato con un altro capolavoro della letteratura russa, L’idiota di Dostoevskij, che ha messo in scena, come sempre, insieme agli attori della sua compagnia.

Nel 2011 ha presentato in anteprima mondiale a Tivoli, nell’ambito del festival Villa Adriana, Caligula di Albert Camus.

 

 

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