Città di Vicenza

31/10/2011

Fondo di solidarietà del Comune a favore degli alluvionati, raccolti 400 mila euro: al via le prime assegnazioni

Ammonta a 400 mila euro la somma raccolta da cittadini e aziende che hanno voluto dare il proprio contributo a favore delle persone colpite dall’alluvione l’1 novembre 2010, confluito in un conto corrente che il Comune di Vicenza ha appositamente istituito. La Commissione paritetica del Consiglio comunale composta da membri di maggioranza e minoranza (Patrizia Barbieri, Federico Formisano, Daniele Guarda, Maurizio Franzina) ha fissato i criteri di ripartizione del fondo. Sono stati quindi assegnati i primi 110 mila euro a 11 famiglie segnalate dai servizi sociali perché colpite da particolari situazioni di fragilità Ciascuna famiglia riceverà 10 mila euro.

“Piccole somme versate da coloro che volevano essere d’aiuto, anche in modo modesto, a coloro che erano stati meno fortunati e che si trovavano a combattere con acqua e fango vedendo andare distrutti molti dei loro beni, ma anche somme più grandi devolute da aziende sono andate a costituire un fondo che ammonta a 400 mila euro – spiega il sindaco Achille Variati -.  Una somma che fino ad ora non era mai stata toccata perché abbiamo atteso di fissare i criteri per destinarla e abbiamo anche voluto capire quali sarebbero stati i contributi da parte del governo. Ringrazio quindi la commissione paritetica, composta da membri di maggioranza e minoranza, che ha saputo lavorare in modo responsabile per fissare i criteri e ha quindi ha consentito di devolvere le prime somme ai nuclei famigliari più bisognosi.”

“L’istituzione della commissione paritetica è stato un esempio di buon governo espresso dalla collaborazione tra maggioranza e opposizione di fronte ad un problema reale e oggettivo della città, costruendo percorsi virtuosi – spiega il consigliere Maurizio Franzina -. La commissione ha lavorato con elasticità e rapidità, ha mirato ai problemi concreti, non si è persa in chiacchiere politiche ed ha prodotto risultati eccellenti. Merito è anche nostro perchè non abbiamo voluto politicizzare la disgrazia. Credo che potrà essere un esempio da duplicare in altre situazioni soprattutto in vista dei prossimi anni che saranno tutti in salita, quindi risolvere collegialmente i problemi può essere un metodo nuovo e produttivo.”

Il fondo sarà ripartito tra coloro che sono colpiti da situazioni di fragilità sociale; nuclei familiari che sono stati ospitati da parenti e da amici e che quindi non hanno a disposizione documenti giustificativi della spesa sostenuta per la sistemazione autonoma e quindi non possono chiedere il contributo commissariale; imprenditori che, a seguito dell’alluvione, hanno dovuto cessare la propria attività e che non hanno ricevuto altri contributi da categorie imprenditoriali o Camera di Commercio.

In generale è stata data priorità alle situazioni di fragilità sociale che si riferiscono a famiglie composte da anziani soli o con il coniuge anziano le cui condizioni sociali, economiche e sanitarie sono state aggravate dall’alluvione e che necessitano di un costante monitoraggio da parte dei servizi sociali; famiglie con figli minori con un reddito inferiore a 25 mila euro che hanno dovuto lasciare la propria abitazione situazioni di disagio sociale conclamato, precedente all’alluvione e che quest’ultima ha aggravato, anche in termini di salute.
Con questi criteri si continuerà ad assegnare la somma rimanente nel conto corrente.

Nel frattempo l’ufficio alluvione prosegue con l’attività amministrativa e tecnica per il rimborso ai cittadini.

“Abbiamo iniziato a liquidare i saldi: ad oggi sono 25 le pratiche di liquidazione per un totale di 71.919 euro. Inoltre abbiamo inviato 165 comunicazioni ai beneficiari con le quali avvisiamo che stiamo passando alla fase dei saldi. Possiamo dire che in questa fase stiamo procedendo con rapidità – commenta l’assessore allo sviluppo economico Tommaso Ruggeri -. Inoltre abbiamo destinato 179 mila euro all’Ipab, somma che si va ad aggiungere ai 30 mila euro di anticipo: in questo caso ricordo che anche l’assicurazione dovrà fare la sua parte. Stiamo procedendo anche con gli accertamenti sugli immobili danneggiati. Mentre per quanto riguarda i beni mobili, sia registrati che non registrati, effettuiamo in generale accertamenti d’ufficio e solo in alcuni casi convochiamo i titolari.”

La procedura consiste quindi nell’accertamento su beni mobili o immobili. Poi si procede, nel caso di situazioni definite, con l’invio di una raccomandata con la quale si invita il proprietario a procedere con la presentazione della documentazione per il rimborso e con  la domanda di saldo.

“A pochi giorni dall’inizio del lavoro dei saldi e a pochi mesi dall’avvio della procedura degli accertamenti – conclude l’assessore Ruggeri - abbiamo già in attivo 200 operazioni concluse o annunciate tramite lettera. In totale sono 2500 le pratiche con richiesta di rimborso relative a Vicenza, di cui 575 di aziende e 1025 di privati.”

“Il termine ultimo è prorogato al 30 novembre 2012 ma personalmente mi aspetto un volano veloce – sottolinea il sindaco - perché quanto prima riusciamo a chiudere meglio è.”

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