Città di Vicenza

23/10/2011

Disinnesco bomba, conclusa con successo tutta l’operazione

Il sindaco Variati: “Grande la collaborazione tra le istituzioni e disponibilità piena da parte dei cittadini”

Si è chiusa con mezz’ora di anticipo rispetto al previsto tutta l’operazione di disinnesco della bomba rinvenuta nei giorni scorsi nel cantiere vicino al nuovo tribunale. Alle 11.30 di questa mattina, infatti, la viabilità della zona era già stata ripristinata, la linea ferroviaria Milano-Venezia riattivata e i 516 residenti dell’area entro un raggio di 300 metri, che per precauzione avevano dovuto abbandonare la propria abitazione fin dalle 8.30, hanno potuto fare rientro a casa.

“È andato tutto bene – ha dichiarato soddisfatto il sindaco Achille Variati al termine delle operazioni -. C’è stata una straordinaria collaborazione tra tutte le istituzioni in campo: prefettura, questura, carabinieri, polizia locale, vigili del fuoco, corpo forestale dello Stato, Aim Vicenza, Croce rossa italiana, Suem e volontari della protezione civile. In tutto oltre 200 persone, pronte ad intervenire in caso di emergenza. I veri protagonisti dell’operazione tuttavia – ha sottolineato - sono stati i militari del Secondo Reggimento Genio Guastatori Alpini che con professionalità e coraggio hanno concluso il disinnesco nel più breve tempo. Ringrazio vivamente inoltre i cittadini interessati dall’evacuazione perché hanno dimostrato grande disponibilità e civiltà, comportandosi esattamente come loro consigliato e prescritto. Da parte nostra, abbiamo curato non solo la loro incolumità fisica, ma anche la sicurezza delle loro case e delle loro cose. Un ringraziamento particolare va quindi alle forze dell’ordine, tutte coordinate dal questore, che hanno vigilato sulle abitazioni e sulle cose, mediante pattuglie anti-sciacallaggio: i residenti hanno dovuto infatti lasciare aperte finestre e porte a vetri. E finora non sono arrivate segnalazioni”.

“Gli artificieri sono stati più veloci del previsto – ha sottolineato l’assessore comunale alla protezione civile, Pierangelo Cangini -, grazie anche all’argilla che ha conservato molto bene lo stato delle spolette. In una cinquantina di minuti sono infatti riusciti a togliere alla bomba la prima spoletta, poi la seconda, quindi a interrarle entrambe di quattro metri, per farle saltare in sicurezza”.

Completata l’evacuazione e transitato il treno Eurostar pochi minuti dopo le 10, il delicato intervento degli artificieri è iniziato subito e puntuale. Alle 10.35 avevano già tolto la prima spoletta della bomba, 7-8 minuti dopo anche la seconda. Quindi le hanno interrate entrambe di quattro metri per farle saltare in loco: alle 10.53 si è infatti udito un piccolo scoppio, simile ad una fucilata, cui è seguito un applauso del sindaco e di tutto il personale presente al posto di blocco all’incrocio tra Borgo Berga e via Stadio. Il camion del Genio con a bordo la bomba così disinnescata è quindi transitato fuori dal cantiere alle 11.25 in direzione Orgiano, per far brillare l’ordigno in una cava. Pochi minuti dopo sono quindi stati tolti tutti i posti di blocco dalle strade e le auto della polizia locale hanno iniziato a passare nelle vie della zona per annunciare dai megafoni la possibilità di rientrare a casa. Lo stesso annuncio è arrivato in contemporanea anche ai 176 residenti che, durante l’attività di informazione porta a porta svolta dal Comune nei giorni scorsi, avevano lasciato il numero di cellulare per essere avvisati via sms. In breve tempo hanno fatto rientro a casa in ambulanza anche le persone prelevate dal Suem e dalla Croce rossa la mattina presto. Durante tutta l’operazione non è comunque stato richiesto nessun intervento della Croce Rossa che era presente con due ambulanze e tre squadre di servizio psicosociale a supporto di eventuali situazioni di criticità fra la popolazione.

“L’apporto della protezione civile comunale, provinciale e degli alpini – ha sottolineato l’assessore Cangini - si è rivelato determinante per garantire la sicurezza alla cittadinanza, che ha comunque reagito in modo splendido ancora una volta di fronte a situazioni critiche. Ringrazio anche l’Agesci, che ha intrattenuto 15 anziani al centro parrocchiale di contrà S. Caterina, e il Coni per il servizio prestato nell’altro punto di aggregazione per le persone evacuate, nella palestra dell’istituto Lampertico di via Trissino, dove si sono rivolte soltanto alcune persone, dato che la maggior parte ha invece optato per soluzioni alternative approfittando del bel tempo”.

L’intervento del sindaco per convincere un anziano ad abbandonare la casa
Di tutti i 516 residenti, solo tre persone, tutte anziane, questa mattina sono rimaste nella propria abitazione, ma ciascuna raggiunta dagli artificieri per la messa in sicurezza. Un quarto anziano, infine, residente in Borgo Berga, ha lasciato la propria casa solo pochi minuti prima delle 10, convinto ad allontanarsi dall’area a rischio solo dall’intervento del sindaco Variati, dopo che erano andati a vuoto i tentativi della protezione civile, degli artificieri e dello psicologo della Croce rossa. “È stata una situazione delicata, soprattutto dal punto di vista psicologico, ma risoltasi in modo positivo – ha commentato Variati, che si è continuamente spostato da un posto di blocco all’altro, centri di aggregazione compresi, fin dalle 7.20 del mattino -. Il mio concittadino ha più di 80 anni e ha vissuto sulla sua pelle, da ragazzino, la terribile esperienza della seconda guerra mondiale. Per questo aveva diligentemente fatto in casa tutto quello che doveva essere fatto secondo le prescrizioni per i residenti dell’area a rischio, ma comunque non voleva andarsene. La sua abitazione tuttavia si trovava in una posizione a rischio in caso di spostamenti d’aria causati da un’eventuale esplosione, per cui andava senz’altro allontanato. Alla fine l’ho comunque convinto ed è rimasto con me in tranquillità a pochi metri da casa sua, a ridosso del posto di blocco tra Borgo Berga e via Stadio, fino al termine del disinnesco”.

 

 

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