Città di Vicenza

12/10/2011

Sicurezza, Variati: “Mettiamo insieme le idee per affrontare come consiglio comunale un problema interurbano ed europeo”

“Guai se affrontassimo la complessità del tema della sicurezza urbana, che è sociale, economico, lavorativo, culturale, con chiacchierate inutili, strumentalizzazioni, posizioni ideologiche, scontri politici. Sarebbe assolutamente inutile rispetto ad un fenomeno che è interurbano ed europeo. La mia proposta, al contrario, è di mettere insieme in modo costruttivo le idee e le proposte dei consiglieri di maggioranza e di minoranza. Lascio al consiglio comunale individuare la strumento per operare insieme”. E’ questa l’idea lanciata dal sindaco di Vicenza Achille Variati al consiglio comunale cittadino impegnato, in queste ore, in un dibattito sulla sicurezza urbana richiesto dai consiglieri comunali di minoranza.

La riflessione del sindaco è partita dalla lettura dei titoli di cronaca nera delle città di Verona, Padova e Treviso, in tutto e per tutto simili a quelli di Vicenza. Variati ha quindi ragionato sull’immigrazione che se da un lato ha portato ricchezza al territorio, dall’altro, con l’avvento della crisi economica, ha aggravato i numeri della disoccupazione. Variati ha ragionato sull’emergenza economica, sulla perdita del lavoro che colpisce le famiglie, modifica i luoghi di aggregazione, gonfia gli affitti di case occupate abusivamente da troppi inquilini. “A questo fenomeno di chi perde il lavoro, non lo ritrova e non se ne va - ha precisato Variati -  si affiancano i clandestini diventati tali o arrivati in Italia e mai regolarizzati, e ora anche i profughi accolti, ma mai trasformati in rifugiati”.

Il sindaco ha quindi ricordato le ordinanze assunte con fermezza dall’amministrazione comunale contro la prostituzione, l’accattonaggio molesto, i locali fracassoni; ha richiamato l’impegno sul territorio della polizia locale affiancato da quello dei servizi sociali per aiutare chi ha davvero bisogno; ha proposto un ragionamento sulla preoccupante diffusione dell’alcol tra i giovani di qualsiasi ceto ed etnia, sintomo di un nuovo malessere che può sfociare in degrado sociale.

“Il problema delle sicurezze c’è, anche se non riguarda solo Vicenza – è stata la conclusione del sindaco – e noi non vogliamo ridurlo a polemiche strumentali, ma affrontarlo nella sua complessità. Chiedendo le leggi che mancano, applicando con fermezza i pochi strumenti che abbiamo, rivitalizzando luoghi di ritrovo a partire da Campo Marzo, mettendo insieme, maggioranza ed opposizione, idee e proposte per migliorare la nostra città. Questa è la proposta che faccio: si può usare il tema della sicurezza come strumento di mera battaglia politica e di speculazione elettorale, o lo si può affrontare assieme, lavorando davvero per il bene dei cittadini”.

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