Città di Vicenza

15/09/2011

Protesta studentesca, Variati e Moretti hanno incontrato i rappresentanti della Rete degli studenti per manifestare il pieno appoggio dell’amministrazione

Dopo l’appoggio alla protesta studentesca dichiarato negli ultimi due giorni, oggi pomeriggio sindaco e vicesindaco hanno voluto incontrare di persona i rappresentati della Rete degli studenti per ascoltarli, ma anche per ribadire la difesa da parte dell’amministrazione comunale del loro diritto di manifestare.

Durante l’incontro che si è tenuto a palazzo Trissino, il sindaco Achille Variati ha infatti voluto innanzitutto chiarire quest’ultimo aspetto con riferimento alle dichiarazioni fatte dal consigliere delegato alla mobilità Claudio Cicero in appoggio a quelle dell’assessore provinciale Morena Martini, che aveva invece invitato gli studenti che protestano ad andare a lavorare in miniera. “Alla base di quanto affermato dal consigliere - chiarisce Variati - c’è un sostanziale equivoco, dovuto al fatto che Cicero si è dedicato in questi ultimi tempi soprattutto alla questione dei trasporti. Gli studenti però non stanno ipotizzando mobilitazioni contro il Comune e la Provincia per quanto riguarda gli abbonamenti dei bus, perché hanno anzi capito gli sforzi fatti dai due enti. Stanno invece facendo un ragionamento di più ampio respiro sul futuro della scuola”.

Di qui l’appoggio dell’amministrazione agli studenti: “Indipendentemente dai contenuti delle loro proposte – aggiunge il sindaco -, io li difendo perché forse sfugge il fatto che siamo in democrazia, in cui vige la libertà di pensiero, ottenuta al prezzo di grandi sacrifici. Non condivido assolutamente quindi l’atteggiamento becero, offensivo e ottuso nei confronti di chi ha qualcosa da dire: è sintomatico di una classe dirigente troppo vecchia e sorda alle ragioni dei giovani, che sono invece il nostro futuro. Finchè sarò io sindaco, sappiano gli studenti che in questo palazzo verrà sempre dato loro ascolto, con profondo rispetto e volontà di capire”.

“Quello che colpisce di tutta questa vicenda – dichiara il vicesindaco nonché assessore all’istruzione Alessandra Moretti – è che invece di entrare nel merito della questione, anche per stemperare il rischio di tensione sociale che in questo periodo esiste, si preferisca attaccare gli studenti. C’è invece bisogno di capire e di rispettare sopratutto le angosce dei ragazzi e delle loro famiglie che sono in difficoltà a causa di prospettive scolastiche incerte e della crisi economica. Dall’altro lato invece abbiamo studenti molto propositivi, che non fanno una protesta fine a se stessa, ma ragionata e organizzata, dimostrando peraltro di conoscere e di aver studiato le norme”.

I quattro rappresentanti della rete degli studenti in effetti hanno portato a Variati e Moretti una copia del documento che di lì a poco avrebbero portato all’assessore Martini a palazzo Nievo, sede della Provincia. “Ciò che più ci ha amareggiati – spiegano -, oltre agli attacchi e alle offese a noi e ai nostri genitori, è che siamo stati accusati di non avere proposte. Non è vero e oggi glielo dimostreremo: abbiamo proposte frutto di un confronto di livello nazionale, ma anche spunti per il Veneto. Si va quindi da proposte strutturali come la riforma dei cicli delle medie e delle superiori, affinchè ci sia meno dispersione scolastica, alla riforma dell’esame di stato in modo che tenga conto più del percorso fatto in 5 anni che delle prove di maturità, dall’introduzione dell’educazione civica alla riforma della didattica, che è ancora basata solo sulle lezioni frontali. Per quanto riguarda l’ambito regionale, invece, proponiamo l’immediato ripristino dei fondi per l’edilizia scolastica completamente cancellati dall’ultimo bilancio regionale, l’alternanza tra scuola e lavoro, una carta che tuteli gli studenti in stage e un abbonamento unico regionale valido sia per le ferrovie sia per i trasporti locali che agevoli soprattutto gli studenti fuori sede”.

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