Città di Vicenza

13/09/2011

Assessore allo politiche giovanili Moretti: “La protesta degli studenti merita rispetto e ascolto”

“Gli studenti di Vicenza, insieme a quelli di tutta Italia, stanno manifestando in questi giorni in difesa della scuola pubblica, del diritto allo studio e, più in generale, del loro futuro. Lo stanno facendo attraverso un atteggiamento che non si limita alla protesta, ma che si caratterizza in senso propositivo su tutti i temi che li coinvolgono direttamente: la didattica, il biennio unitario, il numero degli alunni per classe, l’edilizia scolastica, i libri di testo e le borse di studio, i trasporti”. Lo dichiara l’assessore comunale all’istruzione e alle politiche giovanili Alessandra Moretti che, su posizioni diametralmente opposte a quelle espresse sulla stampa dall’assessore provinciale Morena Martini, riscontra nella protesta degli studenti una volontà costruttiva e di partecipazione che merita rispetto e ascolto.

“Gli studenti – prosegue Moretti - chiedono un confronto civile e democratico; chiedono di essere protagonisti e di non stare alla finestra da semplici spettatori. Dobbiamo avere rispetto delle loro idee anche quando non sono le nostre e comprendere le loro angosce e le loro legittime preoccupazioni che sono anche quelle dei loro genitori e di quel 30% di giovani che in questo Paese non trova un’occupazione”.

“La scuola ha tra i suoi obiettivi anche quello di crescere una generazione di giovani che sia capace di avere una coscienza critica anche e soprattutto in un momento di recessione economico-sociale come questo. Del resto, di fronte ad una classe politica incapace di dare risposte concrete e di affrontare con coraggio le sorti di questo Paese, cosa pretendiamo? Vogliamo tappare la bocca alla generazione che pagherà più dì ogni altra il prezzo di una crisi che questo Governo non è in grado di affrontare seriamente?”.

ATTENZIONE: La notizia si riferisce alla data di pubblicazione indicata in alto. Le informazioni contenute possono pertanto subire variazioni nel tempo, non registrate in questa pagina, ma in comunicazioni successive.