Città di Vicenza

12/09/2011

Variati, replica a Donazzan: “Interprete di una vecchia politica, faziosa e divisiva, a differenza di Zaia”

Il sindaco di Vicenza, Achille Variati, replica alle esternazioni di Elena Donazzan sulla presenza dell’amministrazione comunale alle celebrazioni per l’11 settembre. “Elena Donazzan – dice Variati – non perde occasione per prodursi, con scarso rispetto per il suo ruolo istituzionale, in esternazioni polemiche di basso livello, faziose e livorose. È stata la mia amministrazione, fin dal primo anno della sua entrata in carica, il 2008, a istituire una commemorazione dell’11 settembre congiunta con la comunità americana, fatta in città, che ha sempre visto la presenza mia e del generale comandante in carica. Si tratta di una assai partecipata cerimonia civile e con elementi di riflessione religiosa, non di una messa. Per Vicenza questo è il momento istituzionale di condivisione con la comunità militare e civile americana del ricordo dell’11 settembre. Il convegno organizzato a villa Cordellina a Montecchio da una pur meritoria associazione ha una valenza diversa, e ha visto comunque, data la sua rilevanza, la partecipazione del mio vicesindaco. Quanto al resto della polemica della Donazzan, trovo semplicemente deprimente il profluvio di sciocchezze sul Parco della Pace e la mia partecipazione a un evento aperto alla cittadinanza per far conoscere l’area del futuro parco e le riflessioni in corso, che sono un esempio di partecipazione democratica. Con il suo armamentario volgare di cliché ideologici e di cascami da guerra fredda, la Donazzan si conferma per l’ennesima volta interprete di una politica vecchia, faziosa, divisiva, partitica nel senso più deteriore e più lontano da ciò che i cittadini chiedono e anzi pretendono da degli amministratori pubblici in anni di crisi come questa. Io lavoro per unire, non per dividere come fa la Donazzan. Alla quale consiglio di prendere esempio dal presidente della giunta regionale di cui lei è membro, Luca Zaia: il quale, in modo diverso da quel che fa in ogni occasione la sua assessora, ha dimostrato, ad esempio nella difficilissima emergenza dell’alluvione e del post alluvione, come sia oggi possibile e doveroso lavorare per l’interesse generale senza guardare ai colori politici, anziché perdersi in un modo sterile e vecchio di fare propaganda”.

 

 

 

 

 

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