Città di Vicenza

31/08/2011

Alta velocità con stazione in zona fiera: enti e categorie commissionano lo studio di fattibilità. Variati: “Andremo Roma con un progetto realizzabile e condiviso”

Uno studio di fattibilità pagato tutti insieme per verificare la concreta realizzabilità economica e tecnica del percorso in galleria, con fermata in zona Fiera.
E’ questa la prossima mossa che enti locali e categorie economiche hanno deciso di compiere sulla scacchiera dell’alta velocità vicentina, con l’obiettivo di proporre a RFI, Rete ferroviaria italiana, un progetto unitario, espressione della volontà del territorio.
Stamani, su proposta del sindaco Achille Variati, la giunta comunale ha approvato il testo della convenzione per l’affidamento dello studio che, complessivamente, costerà 58 mila euro così ripartiti: 20 mila euro saranno a carico della Regione Veneto che con quest’impegno entra per la prima volta direttamente nell’operazione; 10 mila euro ciascuno li metteranno Provincia di Vicenza, Comune di Vicenza, e Camera di commercio, che assume il ruolo di capofila e affidatario dello studio; pari a 2 mila euro sarà infine la quota sborsata rispettivamente dalla Conferenza permanente dei sindaci dei Comuni vicentini interessati all’alta velocità, Confindustria Vicenza, Confartigianato Vicenza e Confcommercio Vicenza. “Ci siamo tutti – ha detto oggi il sindaco – , perché vogliamo presentarci come squadra compatta, resa ancora più forte dalla presenza della Regione. Con questo studio verificheremo fino in fondo, cioè in tutti i suoi aspetti tecnici e ferroviari, l’ipotesi elaborata nel lavoro commissionato nell’estate del 2010 dalla Camera di commercio. Entro fine anno contiamo di ottenere le risposte che ci mancano. Quindi, se questa strada risulterà davvero tecnicamente ed economicamente perseguibile, andremo a Roma con una proposta che sarà tanto più forte quanto più unitaria saprà essere. Dico fin d’ora che ci sono alcune perplessità da parte di alcuni Comuni interessati, in particolare Montecchio Maggiore, e anche per questo serve approfondire”.
L’ipotesi da sviscerare è dunque quella formulata dal gruppo di lavoro “Ing. Ceretti – IDROESSE, Infrastrutture – Metropolitana Milanese”, al quale sarà affidato anche il nuovo studio di fattibilità. Incaricati dalla Camera di commercio di studiare le ricadute sul territorio del percorso TAV in provincia di Vicenza, i tecnici avevano individuato in zona Fiera la miglior localizzazione della fermata vicentina: “Considerate le infrastrutture presenti e quelle previste – ha ricordato il sindaco -  dal casello di Vicenza ovest alla Pedemontana, dalla Valdastico sud al sistema delle tangenziali, lo studio ha dimostrato che è proprio in zona Fiera il luogo migliore dove prevedere la nuova stazione dell’alta velocità, con i relativi parcheggi. Questa scelta appare la più opportuna sia dal punto di vista dell’impatto, sia perché consente di raccogliere il più ampio bacino d’utenza teorica nei 25 minuti considerati dagli esperti il tempo massimo per raggiungere una stazione”.
Vicenza, fatta salva l’emersione per la nuova stazione in Fiera, secondo questo progetto verrebbe completamente by passata attraverso un tunnel da Altavilla a Torri di Quartesolo, profondo 30 metri e lungo circa 12 chilometri, 5 a ovest e 7 a est della nuova stazione. Un sistema di navette risolverebbe il collegamento con la stazione ferroviaria centrale.
Ora i tecnici dovranno approfondire la funzionalità del nuovo percorso ipotizzato, anche in relazione alla stazione storica, l’interferenza con la città, i vincoli, l’accessibilità viabilistica e la domanda di sosta e trasporto pubblico locale nella nuova stazione.
“A Roma – è la conclusione del sindaco – c’è l’interesse affinché il territorio si esprima in modo unitario. Sarà poi il mercato, e non la politica, a dire se Vicenza meriti o meno una stazione dell’alta velocità. Noi, fatti salvi gli approfondimenti che ci apprestiamo a commissionare, riteniamo che tale convenienza, con questa soluzione, ci sia”.

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