Città di Vicenza

16/08/2011

Alloggi erp, la giunta comunale ha espresso parere favorevole al piano di vendita dell’Ater

La giunta comunale ha espresso parere positivo al piano di vendita degli alloggi di edilizia residenziale pubblica (erp) proposto dall’Ater di Vicenza. Si tratta di 623 immobili sui 1.314 dell’azienda, ovvero il 22% del patrimonio erp complessivo della città, distribuiti in 68 fabbricati, il 50% dei quali edificati tra il 1980 e il 1990, e 118 in vendita per la prima volta.

“Abbiamo analizzato il piano con estrema attenzione – spiega l’assessore alla famiglia, Giovanni Giuliari – perché fortemente preoccupati per l’emergenza abitativa che riguarda molte famiglie vicentine, in difficoltà nel far fronte ai costi di locazione sul libero mercato a causa della perdurante situazione di crisi economica. Riteniamo tuttavia che questo piano straordinario di vendita possa consentire all’Ater di ottenere somme utili ad acquisire nuovi alloggi erp e di soddisfare così le crescenti richieste delle famiglie vicentine. Basti pensare che, in occasione dell’ultimo bando alloggi, le domande presentate sono state oltre mille”.

Per questo, nell’esprimere parere favorevole, la giunta ha ritenuto di porre due condizioni: l’Ater di Vicenza dovrà richiedere alla Regione di inserire nel piano strategico la previsione che i proventi delle vendite ricavate dalla cessione degli alloggi nel territorio di Vicenza siano reinvestiti nel patrimonio erp presente in città, sia per la manutenzione delle case non vendute, sia per la costruzione di nuovi alloggi in grado di aumentare l’offerta abitativa di edilizia residenziale pubblica. La seconda condizione è che l’Ater si impegni a segnalare al Comune gli alloggi compresi nel piano di vendita che si rendano liberi, per poterli assegnare alle famiglie in difficoltà e nel rispetto della normativa regionale.

“Il piano di vendita dunque – sottolinea l’assessore -, così come avvenuto in passato sia per l’Ater che per il Comune, non porta ad un depauperamento dello stock complessivo degli alloggi erp in città. Così come non andrà ad incidere sulla riassegnazione annuale degli alloggi, dato che il turn over interessa solo il 2-3% del totale degli immobili erp”.

“Considerata la contrazione dei trasferimenti statali e regionali in materia di edilizia residenziale pubblica – conclude Giuliari –, con il nostro parere positivo diamo la possibilità all’Ater di dotarsi di uno strumento di valorizzazione patrimoniale, in quanto porta alla dismissione di immobili vetusti e con alti costi di gestione. Una strada, questa – annuncia -, che alla luce di una recente relazione elaborata da Aim Valore Città, vorremmo peraltro perseguire anche noi per quanto riguarda una cinquantina di alloggi di proprietà comunale”.

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