Città di Vicenza

29/07/2011

Raccolta differenziata dei rifiuti: Vicenza verso il 65%. L’assessore Dalla Pozza fa il punto sul progetto di riorganizzazione del sistema

Obiettivo 65% di raccolta differenziata dei rifiuti entro il 2012. E’ il traguardo che impone la legge e che il Comune di Vicenza ha fatto proprio con un progetto di riorganizzazione del sistema che sta dando risultati lusinghieri. Sono di questi giorni infatti due rapporti, uno di Legambiente attraverso Ecosportello, che inserisce Vicenza tra i Comuni segnalati per virtuosità, l’altro dell’Istat, che certificano entrambi che al 31 dicembre 2010 il Comune di Vicenza aveva ufficialmente già superato il 50%. Fra le città capoluogo con più di 100.000 abitanti Vicenza si posiziona in questo modo fra le prime sette per Legambiente (50,2%) e al nono posto per l’Istat  (51,4%), il quale pone Vicenza al 28° posto assoluto in Italia fra i 117 Comuni capoluogo.

L’assessore all’ambiente, Antonio Dalla Pozza, affiancato dall’amministratore unico di Aim Valore Ambiente, Dario Vianello, e dal presidente di Legambiente Vicenza, Gaetano Callegaro, ha quindi colto l’occasione oggi per fare un primo bilancio del progetto, in coincidenza anche della chiusura, pochi giorni fa, del primo ciclo di distribuzione dei bidoni per la raccolta porta a porta della frazione secca non riciclabile nell’area esterna della circonvallazione.

Dall’approvazione del progetto nello scorso aprile, il servizio è stato attivato nelle aree di Casone, Tormeno, Settecà, Ca’ Balbi, strada Cattane, Maddalene, strada Pasubio, Saviabona, Polegge, S. Antonino e nel tratto nord di via Ferrarin, per un totale di 4.808 utenze coinvolte, che si aggiungono alle 2.808 utenze già attivate negli scorsi anni. Entro il 2011 dalle attuali 7.825 utenze servite con il sistema del bidone domiciliato per il secco si passerà a circa 11.500, pari a oltre 25 mila abitanti. In autunno, infatti, verranno via via coinvolte le zone Laghi-Marosticana, Casale-S. Pietro Intrigogna, S. Agostino, Monte Berico e Gogna.

In tutto l’investimento è di 500 mila euro, necessari per l’acquisto di bidoni e cassonetti (320 mila euro), mezzi di raccolta (100 mila euro) e avviamento del sistema (80 mila euro), con la previsione che a regime il nuovo sistema di raccolta consegua l’equilibrio economico.

“Siamo molto confortati dal fatto che in questa prima fase il riscontro da parte delle famiglie coinvolte è stato assolutamente positivo – ha dichiarato soddisfatto Dalla Pozza -. Basti pensare che agli incontri organizzati per spiegare come si fa la raccolta differenziata e come si possono produrre meno rifiuti sono venute circa 2 mila persone, cioè il 40 per cento delle utenze coinvolte. Straordinari sono anche i risultati registrati nei quartieri dove abbiamo introdotto la raccolta porta a porta del secco non riciclabile. Dall’analisi dei dati emerge infatti un calo di circa il 40% nella quantità complessiva di rifiuto prodotto e, fra i rifiuti prodotti, una diminuzione di oltre l’80% del secco e aumenti del 59% per la carta e del 53% per l’organico”.

“Tutto questo – ha aggiunto Vianello - ha portato nei due quartieri di Anconetta-Ospedaletto e del Villaggio del sole, dove pur si conferiscono i rifiuti con modalità diverse, a passare dal 30 all’80% di differenziata. Il dato è ancora parziale e provvisorio, ma se verrà confermato arriveremo a fine anno ad aumentare di almeno due punti l’indice della raccolta differenziata in città”.

Dalla Pozza e Vianello hanno inoltre annunciato che si procederà ad attivare nell’area monumentale la raccolta porta a porta della plastica già tra la fine dell’anno in corso e di quello successivo, per poi - appena terminata nel 2012 la fase di introduzione dei sistemi domiciliati per la raccolta della frazione non riciclabile, allargandola anche alle zone più popolose della città - arrivare ad estendere la raccolta differenziata porta a porta per carta e plastica anche nell’area più esterna della città. Infine, si sta studiando la possibilità di aggiungere tre nuove riciclerie alle tre esistenti: nella zona dei Laghi, a S. Pio X (dove esiste anche un progetto di parco "eco-civico" indirizzato soprattutto al recupero dei rifiuti) e in zona Maddalene-Pasubio.

“È dagli anni ’90 che si parla di emergenza rifiuti anche in Veneto – ha dichiarato Callegaro – ed è da allora che noi di Legambiente ribadiamo l’importanza di perseguire la strada della raccolta porta a porta. Giudichiamo quindi positivamente l’attività dell’amministrazione Variati, che sta dimostrando di crederci con coerenza, confortata tra l’altro dall’alta collaborazione che i cittadini dimostrano e dai dati che parlano di rientro nei costi una volta che il sistema sarà a regime”.

L’assessore Dalla Pozza ha ricordato infine che continua l’attività di controllo avviata a giugno, dopo un primo periodo di tolleranza per lasciare il tempo ai cittadini coinvolti di abituarsi alle nuove modalità di conferimento. Finora sono state sanzionate dieci persone, le ultime due la settimana scorsa: i tecnici di Valore Ambiente assieme agli agenti della polizia locale in borghese hanno colto due cittadini di Vicenza in strada Marosticana mentre uno conferiva rifiuti al di fuori dei contenitori delle isole ecologiche (100 euro la sanzione) e l’altro senza aver differenziato correttamente (75 euro).

 

 

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