Città di Vicenza

28/07/2011

Dovranno essere abbattuti entro fine agosto tre platani di pontara Santa Libera. Dalla Pozza: “Indagini molto accurate hanno evidenziato il rischio di schianto”

“Tre platani pluricentenari di pontara Santa Libera dovranno essere nostro malgrado abbattuti”. Lo ha annunciato l’assessore all’ambiente Antonio Dalla Pozza che ha informato la giunta comunale e le associazioni ambientaliste dell’esito delle accurate indagini eseguite per verificare la sicurezza statica dei grandi alberi storici, alti più di 25 metri, che svettano lungo la salita tra Campo Marzo e viale del Risorgimento. “La valutazione particolarmente sofisticata eseguita dai tecnici con tecniche radiografiche, compresa una tomografia, – ha  spiegato l’assessore – ha evidenziato senza possibilità di dubbio che tre dei sette maestosi platani di santa Libera sono fortemente danneggiati dalle radici al fusto. Non si tratta di cancro colorato, ma soprattutto di funghi che ne hanno definitivamente compromesso la stabilità statica. Il rischio di schianto è davvero alto e particolarmente rischioso per l’incolumità dei cittadini, se si pensa che stiamo parlando di una zona dove si passa a piedi, in bicicletta, con i mezzi pubblici e privati e dove circolano anche i treni”.

Il settore verde pubblico in collaborazione con Aim Valore Città ha quindi deciso di procedere con urgenza all’abbattimento delle tre piante, una a destra, una a sinistra e una sull’aiuola al centro della strada. Poiché sarà necessario vietare la circolazione, per ridurre al massimo i disagi l’intervento sarà eseguito alla fine di agosto, prima del via ai festeggiamenti per la festa patronale e della riapertura delle scuole. Una seconda chiusura alla circolazione sarà fatta a novembre, quando si procederà alla potatura dei 4 platani rimasti. Questi ultimi, pur non essendo a rischio di schianto, sono comunque piuttosto malandati e per questo oggetto di monitoraggio attento. “Del resto – è il commento di Dalla Pozza – molte delle piante centenarie degli antichi viali di Vicenza sono da tempo sotto controllo, sia per l’indebolimento dovuto alle malattie, sia perché danneggiate da interventi incauti sui sottoservizi, di certo non eseguiti dalle nostre aziende, che ne hanno minato da tempo le radici. Tra gli alberi sotto stretto monitoraggio, ce ne sono alcuni lungo via Rossini, dove già l’anno scorso abbiamo dovuto tagliare 4 pini marittimi, e ai Giardini Salvi, dove è particolarmente critico lo stato di salute di un grande e scenografico platano”.

Se a Santa Libera non sarà più possibile piantare alberi d’alto fusto, per vincoli dettati dal codice della strada e per la vicinanza con la ferrovia, 1200 nuovi alberi saranno messi a dimora tra ottobre e novembre in un’area compresa tra il Bosco del Querelo e il canile di Gogna: “Ripartiremo infatti con la piantumazione di un albero per ogni bimbo nato in città, non solo per rispondere alla legge del 1992, ma perché riteniamo che si tratti di un’iniziativa di grande valore educativo ed ambientale. Fa sempre più rumore un albero che, nostro malgrado, cade, ma sottolineo che a Vicenza c’è anche una foresta che cresce”.

 

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