Città di Vicenza

21/07/2011

Conferenza dei sindaci dell’Ulss 6, eletta presidente all’unanimità Barbara Trento. Approvato anche un ordine del giorno del sindaco Variati

Nel corso della seduta della conferenza dei sindaci dell’Ulss 6 che si è tenuta oggi a Vicenza nella sede della circoscrizione 4 di via Turra, è stata eletta presidente all’unanimità Barbara Trento, sindaco di Sandrigo.

I sindaci riuniti hanno inoltre approvato, sempre all’unanimità, l’ordine del giorno proposto dal sindaco di Vicenza Achille Variati.

 

Ordine del giorno della Conferenza dei Sindaci del 21/07/2011

La Conferenza dei Sindaci riunita per eleggere il Presidente ritiene importante evidenziare alcune questioni ritenute nodali per la nostra ULSS:

Ospedale San Bortolo
L’Ospedale S. Bortolo di Vicenza ha assunto un ruolo sempre più di riferimento all’interno dello scenario regionale, inserendosi, a pieno titolo, nella dorsale dei 5 Ospedali più importanti del Veneto (quelli di Verona, Padova, Vicenza appunto, Venezia Mestre e Treviso).
La Conferenza dei Sindaci, anche in previsione di un nuovo piano socio-sanitario sosterrà con determinazione, nei confronti della Regione, la necessità che l’Ospedale di Vicenza permanga come “Ospedale per acuti ad alto impatto professionale e tecnologico”, con un ruolo importante nella ricerca e nello sviluppo del “capitale umano”.
La riorganizzazione dei processi clinici e dei percorsi assistenziali, la rivisitazione di Reparti e Servizi, l’avanzamento tecnologico nella ricerca, lo sviluppo professionale attraverso l’aggiornamento continuo dei diversi professionisti che insistono in una realtà complessa devono poter trovare  riconoscimento economico da parte della Regione tale da garantire la “perfomance” della struttura ad alta professionalità, ormai punto di riferimento per un bacino di 1 milione di utenti.

Ospedale di Noventa Vicentina
L’Ospedale di Noventa Vicentina è una struttura funzionante sulle 24 h nei reparti di Medicina, Chirurgia, Ostetricia e Ginecologia come da scheda regionale vigente, sempre più integrata con l’Ospedale “S. Bortolo” tanto da diventare un polo indispensabile di funzioni di Day Hospital, di Day Surgery, di Polispecialistica Ambulatoriale e Diagnostica per l’hinterland di circa 70 mila abitanti.
Tale prerogativa dovrà essere sempre più sviluppata e garantita.
La Conferenza si adopererà in Regione affinché l’Ospedale di Noventa sia potenziato nella presenza specialistica, acquisisca sempre più la funzione di un Ospedale caratterizzato da una forte attività soprattutto di ricovero breve, di prestazioni ambulatoriali diversificate per le diverse tipologie di utenza, di diagnostica e interventistica dimensionate alla tipologia dell’Ospedale e garantisca prestazioni in regime di sicurezza.
A tal fine l’Ospedale dovrà quindi ottenere dalla Regione i necessari riconoscimenti in termini di risorse finanziarie e di personale.

Assistenza territoriale
Resta importante l’obiettivo del potenziamento della rete di assistenza territoriale con un’adeguata integrazione Ospedale-Territorio. Tale integrazione rappresenta un’emergenza non più procrastinabile giacché le criticità dell’uno si riversano inesorabilmente sull’altro contribuendo a molte iniquità nell’erogazione delle cure, scarsa appropriatezza, lungaggini, sprechi di tempo e di risorse, altrimenti utilmente e proficuamente utilizzabili.
I Sindaci, nel loro ruolo di rappresentanza dei bisogni essenziali dei cittadini, agevoleranno modelli organizzativi e gestionali possibili e veglieranno su indicatori di verifica dei risultati.

Medici di famiglia
Forte coinvolgimento dei medici di medicina generale e pediatri di libera scelta nella ricerca di soluzioni condivise per l’attuazione di risposte ai bisogni di salute dei nostri concittadini, anche attraverso una più incisiva responsabilizzazione dell’uso delle risorse e una indifferibile concreta integrazione con i colleghi medici ospedalieri con assunzione da parte degli stessi della piena responsabilità sui risultati da raggiungere (Patti e Contratti Aziendali).

Sostenibilità dei servizi sociali
La Conferenza dell’ULSS 6 intende continuare a tutelare e promuovere il principio della solidarietà ovvero della corresponsabilità sociale con l’obiettivo di assicurare una pari assistenza a prescindere dalla collocazione territoriale della persona in stato di bisogno e dalla natura del servizio.
Ma tale principio incontra due limiti:
1)     la condivisione politica degli obiettivi di salute e di benessere psicofisico
2)     la disponibilità economica.
E’ necessario assicurare al sistema dei servizi una sostenibilità futura, pena lo scadimento della qualità, la riduzione della quantità, la chiusura o l’esclusione dai servizi di parte dell’utenza.
Pur in presenza di una contrazione dei trasferimenti pubblici, i Comuni continueranno, nei loro bilanci, a fare scelte di priorità, privilegiando le fasce più disagiate e fragili in termini sociali ed economici: area anziani, area minori, area disabili, area salute mentale, area dipendenze, area immigrazione, area marginalità sociale, ma serve che le stesse priorità siano assunte anche dagli altri livelli istituzionali, Regione in primis.

Perciò la Conferenza dei Sindaci si adopererà affinché:

1)     la Regione non rinvii ulteriormente la definizione dei servizi essenziali di assistenza sociale (LIVEAS) che rappresentano la traduzione completa della “esigibilità prestazionale” ovvero di ciò che ogni cittadino ha diritto di chiedere e di ottenere. Senza la definizione dei LIVEAS forme di compartecipazione economica potranno essere definite solo previo percorso concertativo fra le componenti interessate.

2)     la Regione attivi concretamente il tavolo di concertazione con gli enti locali e le famiglie degli utenti in particolare sui servizi residenziali e non dell’area della non autosufficienza. I Comuni infatti intendono essere al fianco degli utenti di tali servizi sulla discussione dei servizi e dei loro bisogni.

3)     si attivino nel territorio patti e alleanze finalizzati ad una presa in carico di qualità vegliando sui servizi erogati in termini di controllo della qualità delle prestazioni.

4)     per chiedere agli Enti (Stato e Regione) modifiche ed integrazioni legislative, finalizzate a preservare la quantità e, soprattutto, la qualità del sistema socio-sanitario complessivo, anche con l’introduzione di forme di accompagnamento educativo ed assistenziale innovative e flessibili.

5)     per promuovere nuovi progetti di legge finalizzati a dare garanzia di continuità al sistema pubblico dei servizi.

Il Presidente e l’Esecutivo della Conferenza dei Sindaci si attiveranno in coerenza con queste linee.

Vicenza, 21 Luglio 2011

 

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