Città di Vicenza

09/07/2011

Vicenza, l'assessore Pecori si dimette per non penalizzare la corsa del padre a procuratore capo. Variati: "Nobile esempio di valori familiari e rispetto per le istituzioni"

Questa mattina l'assessore agli affari legali, patrimonio, turismo e decentramento del comune di Vicenza, Massimo Pecori, con accanto a sè il sindaco Achille Variati, ha annunciato le proprie dimissioni, depositate ieri. Pecori, che compie proprio oggi 36 anni, si è dimesso per annullare qualsiasi interferenza nel processo di selezione del nuovo procuratore capo di Vicenza, ruolo per cui è in corsa suo padre, attualmente sostituto procuratore e reggente della Procura berica. "La legge - ha dichiarato Massimo Pecori - non definisce incompatibili i ruoli, in una situazione di parentela stretta, di procuratore sostituto o capo e di assessore in un'amministrazione che ricada nell'ambito di competenza di quella Procura, come è nel caso mio e di mio padre. Tuttavia sono arrivato a questa scelte, meditata e sofferta, per due ragioni: non penalizzare le chance di mio padre, che ha servito lo Stato nella sede vicentina per più di 40 anni, eliminando qualsiasi rischio di strumentalizzazione polemica che avrebbe potuto danneggiarlo; e per mostrare il mio rispetto delle istituzioni, che nella loro autonomia devono poter agire al di sopra di ogni sospetto. Al di là della lettera della legge, ritengo che l'eventuale nomina di mio padre a procuratore capo renderebbe inopportuna la mia permanenza in un ruolo importante come amministratore nella giunta del capoluogo. Per me è ovviamente un peso - ha aggiunto Pecori - rinunciare a un mandato che avevo assunto neppure un anno fa, al tempo dell'ingresso del mio partito, l'UDC, nella maggioranza che governa Vicenza. L'esperienza che ho fatto è stata formidabile, e voglio ringraziare il sindaco Variati, che per me è stato un maestro eccezionale, i colleghi di giunta, e tutta la struttura comunale, che qui da noi funziona molto meglio rispetto ai troppi stereotipi spesso ingenerosi sulla pubblica amministrazione. Nonostante il dispiacere, questa è una scelta che ritenevo in coscienza di dover fare". 

"Sono dispiaciuto di perdere un assessore giovane e valido - ha commentato Variati - che si era ben integrato nella squadra e stava elaborando progetti importanti. Al contempo, sono orgoglioso per una scelta personale che testimonia valori profondi. Massimo compie un gesto raro e nobile, in un paese assai poco abituato alle dimissioni, e lo fa per le ragioni più belle che un amministratore pubblico possa addurre: l'amore per la famiglia e il rispetto per le istituzioni. Un gesto tanto più apprezzabile in quanto non dovuto".

Nei prossimi giorni le deleghe di Pecori, che sbrigherà gli affari correnti fino alla piena efficacia delle sue dimissioni, verranno assunte ad interim dal sindaco. Alla domanda di un giornalista sul possibile reintegro in giunta di Pecori nel caso in cui il processo di selezione in corso in queste settimane in seno al Consiglio Superiore della Magistratura dovesse portare all'indicazione di un diverso capo della Procura il sindaco ha risposto: "Vedremo, ho avuto questa notizia solo ieri e non ho avuto modo di pensarci. Certamente, data la stima che ho per lui e che questo gesto ha accresciuto, qualora non dovesse verificarsi quella situazione di possibile inopportunità che lo ha spinto alle dimissioni gli chiederò di vederci per discuterne assieme". 

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