Città di Vicenza

21/06/2011

Tutela dei minori, Variati: “Stenderemo un protocollo per regolamentare tutti i rapporti tra bambini e adulti nelle scuole, ma ho chiesto che intervengano subito anche Regione e Legislatore"

Mettere in atto tutte le azioni possibili per cercare di fare in modo che non accada mai più. Con questo obiettivo il sindaco Achille Variati e il vicesindaco e assessore all’istruzione Alessandra Moretti hanno condiviso alcune azioni a tutela dei minori nelle strutture pubbliche, dopo l’arresto per abuso su minori del pediatra che operava nel nido comunale. “Appena raccolta la segnalazione della visita anomala – ha premesso il sindaco – l’amministrazione comunale ha agito in modo cristallino, informando immediatamente e collaborando con l’autorità giudiziaria. Verificato che la presenza di una terza persona durante le visite mediche ai bambini è sicuramente una prassi largamente praticata, ma non una norma, abbiamo subito previsto che tale comportamento sia un obbligo per chi opera nei nidi comunali. Ma sono convinto che possiamo fare di più, a tutela dei più fragili e vulnerabili soggetti della nostra comunità. Per questo motivo oggi ho scritto una lettera al presidente della Regione Luca Zaia, che aveva espresso solidarietà alla città di Vicenza sconvolta dal gravissimo fatto. Ho chiesto a Zaia di farsi promotore di un protocollo sanitario che disciplini tutte le visite mediche su minori in luoghi pubblici e privati. Poiché le Ulss dipendono dalla Regione, gli ho chiesto di prevedere, in particolare, che nessuna visita dei medici su minorenni possa essere effettuata senza la presenza di un altro adulto, sia esso genitore o familiare, assistente sanitario, educatore, insegnante, e che le famiglie siano sempre adeguatamente e tempestivamente informate, come il Comune ha già disposto per i nidi con uno specifico ordine di servizio e l’introduzione di registri dove indicare l’avvenuta comunicazione ai genitori”.

Il sindaco, inoltre, ha deciso di scrivere ai presidenti di Senato e Camera e alle presidenti della Commissione bicamerale per l’infanzia e l’adolescenza, presieduta dalle onorevoli Alessandra Mussolini e Anna Serafini: “Abbiamo infatti rilevato – ha commentato Variati - un grave vuoto normativo: l’Italia ha ottime leggi a tutela della maternità, ma è evidentemente carente sul fronte della tutela dei minori“.

Variati, infine, ha ritenuto che i gravi fatti del Cariolato richiedano l’elaborazione di un protocollo che regolamenti anche la presenza nei nidi e nelle scuole dell’infanzia comunali di adulti diversi dagli insegnati e dal personale non docente, “orientato alla massima garanzia nei confronti dei minori”.

“Per questo – ha spiegato – ho chiesto a direttore generale, segretario generale e direttore del settore educativo del Comune di verificare eventuali punti di debolezza degli attuali modelli organizzativi, in particolare rispetto all’interazione individuale tra adulti e bambini. Ho chiesto inoltre di realizzare una mappatura, in particolare nei nidi, di come avvengono i rapporti tra educatori, personale tecnico e ausiliario e bambini, le visite specialistiche, gli accessi di adulti, e di come vengono fornite le informazioni ai genitori”.

Poiché, però, tale tematica riguarda, più in generale, tutte le scuole frequentate dai bambini, il sindaco ha proposto di definire un analogo protocollo anche per tutti gli altri istituti comprensivi della città, sulla base del Piano scolastico territoriale, in collaborazione con gli organi di rappresentanza delle scuole, l’ufficio scolastico provinciale, l’Ulss, la questura e le associazioni di volontariato che collaborano con le scuole.

ATTENZIONE: La notizia si riferisce alla data di pubblicazione indicata in alto. Le informazioni contenute possono pertanto subire variazioni nel tempo, non registrate in questa pagina, ma in comunicazioni successive.